Inaugurata la pista ciclabile Milano-Pavia Ma i writer rovinano subito i sottopassi

Il nuovo collegamento da Milano a Pavia inaugurato dal presidente della Provincia, sfregiato nella notte dai graffittari Più di 25 chilometri protetti con ponti e sottopassi finanziati da Palazzo Isimbardi. Ma la Lega protesta: «E i pedoni?»

Inaugurata la pista ciclabile Milano-Pavia 
Ma i writer rovinano subito i sottopassi

In bicicletta da Milano a Pavia lungo un percorso sicuro che costeggia il Naviglio Pavese e attraversa il Parco Sud. Da ieri è possibile, grazie alla pista ciclabile inaugurata dalla Provincia. Ultimo tassello a essere completato in ordine di tempo, due sottopassi e un ponte in legno all'altezza di Binasco per evitare l'attraversamento della Provinciale 30 e dell'ex Statale dei Giovi. L'intero percorso, lungo 25 chilometri, è stato totalmente finanziato da Palazzo Isimbardi con un importo di 1 milione e 100mila euro. Ieri il taglio del nastro, con il presidente Guido Podestà e l’assessore alla mobilità Giovanni De Nicola, è stato animato da una manifestazione di protesta della Lega nord che chiedeva di tutelare anche i pedoni e non soltanto i ciclisti. Ma non è stato l'unico imprevisto nel corso dell'inaugurazione. Sabato notte infatti alcuni graffitari sono entrati in azione, ricoprendo di murales i tunnel ciclabili nuovi di pacca.
«I sottopassi sono spesso visti come dei luoghi poco rassicuranti e dove si annida il degrado - ha dichiarato De Nicola -. Ma faremo sì che ciò non si verifichi, posizionando fin da subito delle lampade a led per allontanare i malintenzionati. Inoltre gli studenti dell'Accademia di Brera hanno realizzato gratuitamente dei progetti finalizzati a individuare soluzioni utili per trasformare i tunnel in spazi sicuri e piacevoli». «La nuova pista ciclabile che raggiunge Pavia è il simbolo del fatto che l'Expo 2015 non dovrà essere un evento "milanocentrico", ma in grado di coinvolgere tutta la Grande Milano - ha aggiunto Podestà -. E' su questo che dobbiamo puntare, se vogliamo che pur tra grandi difficoltà l'esposizione universale sia un successo per il nostro territorio. Anche il federalismo non deve essere sinonimo di divisione, ma di responsabilità e identità». Sulla stessa linea De Nicola, che ha aggiunto: «Non ci sono barriere tra Province e tra Comuni, perché ci rifiutiamo di pensare che esistano terre di nessuno o luoghi di confine. La Lombardia è un unico grande territorio i cui cittadini hanno tutti ugualmente il diritto di essere bene amministrati».
Un invito a superare i campanilismi in parte rivolto anche alla Lega che, su iniziativa dell'onorevole del Carroccio Marco Rondini, ha contestato la cerimonia seguendo la biciclettata inaugurale con dei cartelloni di protesta. Una manifestazione, che ha coinvolto anche numerosi bambini, nata dalla richiesta di posizionare strisce pedonali e semafori a chiamata lungo l'ex Statale dei Giovi. Con i contestatori che sono giunti a offrire provocatoriamente un fazzoletto della Lega nord a Podestà, che nel tentativo di calmare gli animi se lo è allacciato al collo. Meno diplomatico l'assessore De Nicola, che ha sottolineato: «A quanti protestano voglio rispondere che per la Provincia la sicurezza dei cittadini è la priorità, ma senza confondere i piani né dimenticare che al primo punto abbiamo l'interesse generale, e non quello particolare». Infine l'assessore ha annunciato che «dal primo settembre entreranno in vigore i nuovi contratti di servizio per il trasporto pubblico nelle zone di Abbiategrasso e Garbagnate, per un valore di sei/sette milioni di euro per ciascuno dei due lotti.

E questo significherà più chilometri percorsi, pullman più moderni e provvisti di aria condizionata, maggiori servizi per i disabili e strumenti per sanzionare l'azienda se non rispetta i suoi impegni». Mentre già dalla fine di giugno saranno inaugurate le nuove uscite della tangenziale Ovest all'altezza di Binasco.

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