Roma - No al commissariamento ma divieto per quattro delle sei aziende che fanno parte del gruppo di Diego Anemone di lavorare con la pubblica amministrazione per otto mesi. Sarebbe questa - secondo quanto si apprende - la decisione del gip di Perugia Massimo Ricciarelli in merito alla richiesta della procura del capoluogo umbro di nominare un commissario per le imprese del costruttore considerato figura centrale dell’inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi. Il divieto di contatto non riguarderebbe le due aziende sportive che per la procura perugina fanno riferimento ad Anemone. Su di esse il gip non si è infatti ancora pronunciato.
No al commissariamento La richiesta di commissariamento riguardava le aziende "Anemone costruzioni", "Tecnocos", "Redim 2002" e ’Appalti lavori progetti internazionalè. Nella loro istanza al gup i magistrati hanno rilevato come nessuno strumento di prevenzione risulti adottato all’interno delle società. Per queste aziende il gip ha deciso di non nominare un commissario ma di disporre comunque il divieto di contatti con la pubblica amministrazione per otto mesi.
Il gip non si sarebbe invece ancora pronunciato in merito alla richiesta di commissariamento per le società "Salaria sport village" e "Sportiva romana". Istanza avanzata dai pm in particolare in relazione agli accertamenti condotti sugli appalti per i mondiali di nuoto a Roma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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