Milano - La serata perfetta. Non comincia benissimo per l'Inter, sotto al 19' per piede di Pedro. Ma si raddrizza prima dell'intervallo con la stoccata di Sneijder. Diventa piacevole al 3' della ripresa con il gol di Maicon. Addirittura trionfale al 16' quando timbra anche Milito. Tre a uno o meglio tre-a-uno tutto attaccato, come verrà raccontata a figli e nipotini dal popolo interista. Il finale dice tanto, ma non tutto. Non del capolavoro tattico di José Mourinho, che fa arrossire la nouvelle vague delle panchine europee. Pep Guardiola a metà ripresa, già sul 3-1, toglie Ibrahimovic e inserisce Abidal. Il messaggio è chiaro: cerchiamo di non prenderne più, se potete. L'Inter ha grinta, corsa e verve. Ma, soprattutto, non fa giocare il Barcellona. Pressing altissimo e riconquista immediata del pallone. Poi in contropiede i quattro là davanti (chapeau all'ennesima prova di coraggio di Mourinho) sono delle lame. Ogni affondo è una ferita per la difesa blaugrana. Alla chiusura dell'andata la finale di Madrid sembra più vicina.
Prima lo spavento Non sembra lucidissimo il Barcellona in avvio e la mente corre al viaggio in pullman eterno dalla Spagna. Ma Guardiola ha chiesto: "Niente alibi" e così sia. Al 10' il guardalinee segnala fuorigioco (che non c'era) su Milito lanciato a rete e San Siro rumoreggia. Al 17' primo brivido per i blaugrana. Eto'o dal limite tira a giro, Valdes salva in tuffo. Sulla respinta si avventa Milito, ma l'argentino incrocia male. Non passano due minuti e passa, a sorpresa, il Barcellona. Maxwell si inserisce tra Maicon e Cambiasso. Centra basso dal fondo e Pedro giustizia Julio Cesar. L'Inter è scossa. Al 27' la reazione. Sneijder in area tocca morbido a sinistra per Milito: stavolta il diagonale esce di un sospiro. Ma al 30' è ora del pareggio. Cross basso di Eto'o dalla destra, Milito lavora il pallone a centro area e attira tre difensori. Poi serve libero Sneijder sulla sinistra. Valdes si inchina: è 1-1. Prima del riposo si vede Ibrahimovic. Ma solo per l'anticipo di Julio Cesar in tuffo dopo il cross di Dani Alves.
Ripresa nerazzurra Dopo l'intervallo si scatena la furia dell'Inter. AL 1' Pandev non arriva sul cross di Milito. Al 3' arriva il vantaggio. Thiago Motta si iscrive alla gara e recupera un bel pallone in difesa. Lancia Pandev che gestisce il contropiede e libera Milito a destra. L'argentino serve Maicon in corsa e il brasiliano controlla e tocca alle spalle di Valdes. San Siro si esalta per il vantaggio. I blaugrana sembrano scuotersi dal torpore. Ma il possesso palla trovo poco sfogo in avanti. All'8' ci prova Messi a giro dal limite, ma Julio Cesar salva tutto. Un minuto dopo il portiere brasiliano è straordinario sul colpo di testa di Busquets liberissimo a centro area. Ma il catalano ha la colpa di non angolare la zuccata. E al 16' l'Inter dilaga. Motta recupera un altro pallone, sulla trequarti avversaria. Tocco per Eto'o che mette un altro cross dalla destra. Sneijder, pescato sul secondo palo, pesca di testa Milito che, sul primo, in leggero fuorigioco, pizzica ancora di testa alle spalle di Valdes. E' 3-1, bambola blaugrana. Guardiola stesso è in confusione. La squadra non reagisce a nulla. Il tecnico prova la mossa della disperazione. Fuori il fantasma di Ibrahimovic e dentro il terzino Abidal. Con Piqué spostato di punta per l'assalto finale. E quasi la mossa riesce. Al 34' punizione di Messi e Julio Cesar salva all'angolo basso. Cinque minuti dopo Alves viene stesso in area da Sneijder. L'arbitro Benquerença vede (male, ma l'Inter ringrazia) una simulazione e ammonisce il terzino brasiliano. Poi due occasioni buone capitano a Piqué, ma sulla prima il catalano invece di tirare riapre per il cross. E al 41' dribbla anche Julio Cesar, ma si fa repingere la conclusione da Lucio. Si chiude sul 3-1. Il popolo interista crede un po' di più alla finale di Madrid.
Il caso Balotelli Il successo nerazzurro è macchiato dalla rottura tra il pubblico del Meazza e Mario Balotelli che al fischio finale si è levato la maglietta e l'ha gettata a terra dirigendosi dritto negli spogliatoi senza festeggiare con i compagni ed evitando Gabriele Oriali che ha provato a calmarlo.
Entrato nel finale della partita, Balotelli ha reagito con stizza ai fischi del pubblico nerazzurro per un paio di giocate sbagliate. L'attaccante ha indicato tutti gli spalti del Meazza borbottando tra sé e sé ed inutile è stato il tentativo di Eto'o di placare la protesta del pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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