Naso chiuso ma occhi aperti

Il modello della partitocrazia non è immacolato. Ma non dobbiamo cedere la libertà faticosamente conquistata

Naso chiuso ma occhi aperti

Tra poche ore si vota per le Europee. Credo che a nessuno sfuggano le conseguenze del risultato sulla politica interna, e probabilmente sulla tenuta del governo. Il sistema elettorale, come noto, impedisce in queste elezioni aggregazioni di partiti in coalizione, così il centrodestra – come lo abbiamo conosciuto in questi ultimi anni - si presenta in ordine sparso: Forza Italia, i traditori del Nuovo Centrodestra, Fratelli d'Italia e la Lega, alleata di sempre. Il suo risultato, a differenza di quello del Pd (che di fatto correrebbe da solo anche a eventuali elezioni politiche), andrà quindi valutato nell'insieme, non escludendo future ri-alleanze elettorali.

I due attori protagonisti del bipolarismo, centrodestra e centrosinistra, si sfidano quindi ad armi impari (il primo spacchettato, il secondo quasi al completo) con un obiettivo comune: arginare l'avanzata del partito di Beppe Grillo, il comico libertino, spregiudicato e pregiudicato, ma moralista e integralista con gli altri. A lui si addice una citazione che anni fa Indro Montanelli usò per definire Eugenio Scalfari. È del filosofo francese Renan: «Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante». Attenzione. Grillo è più di un furfante, è una Vanna Marchi della politica, ma assai più pericoloso. Con i suoi strilli ha plagiato migliaia di giovani e ora, sull'onda dell'anticasta, vorrebbe arruolare gli italiani nella sua setta privata. Come scrisse ancora Montanelli in vista delle elezioni del 1976 (quelle del possibile sorpasso del Pci) nel celebre articolo «Turiamoci il naso e votiamo Dc», anche la scelta di oggi non è di giudizio sui partiti ma tra regimi: quello comunque democratico e quello sicuramente dittatoriale di un comico comunista in preda al delirio di onnipotenza.

Non è che il primo modello, quello della partitocrazia, sia immacolato. Più volte ne abbiamo denunciato limiti e obbrobri (ruberie varie, corruzione, elefantiasi e inefficienze). Ma non essendo noi disposti a cedere neppure un millimetro della libertà faticosamente conquistata, non abbiamo alcun dubbio.

Ladri e incapaci sappiamo riconoscerli e prima o poi espellerli, a un pazzo egocentrico come Grillo non affiderei manco un pezzettino della mia vita. Neppure per rabbia o vendetta. Teniamoci stretti quelli che abbiamo, prima di doverli rimpiangere, e affidiamo a loro la speranza di tempi migliori.

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