25 aprile, il premier Monti: "Insieme contro la crisi come durante la Liberazione"

Napolitano depone la corona di fiori all'Altare della Patria. Alemanno non è stato invitato al corteo dell'Anpi. E la Polverini rinuncia: "Evito eventuali tensioni"

25 aprile, il premier Monti: "Insieme contro la crisi come durante la Liberazione"

"Bisogna rigenerare un'esperienza di liberazione, meno drammatica, certo, ma di liberazione da alcuni modi di pensare e vivere a cui ci eravamo abituati e che impedivano al Paese di proiettarsi nel futuro. Sui muri di questo museo c'è l'evidenza di un'esperienza drammatica di tanti giovani che hanno contribuito, con le loro sofferenze, a liberare il Paese. Oggi ciò che viene richiesto a ciascuno è meno grave, meno drammatico, ma richiede la stessa complessità corale di impegno".

E' questo uno dei passaggi contenuti nel messaggio inviato dal premier Mario Monti nella giornata di commemorazione del 25 aprile. La Festa della Liberazione, per il presidente del Consiglio, deve servire da monito a raccogliere le forze migliori del Paese per superare la fase di crisi economica e sociale in atto.

"Non esistono facili vie di uscita, né scorciatoie per superare la crisi. Il rigore porterà gradualmente alla crescita sostenibile e al lavoro", ha aggiunto Monti tracciando un parallelo tra la Liberazione dai nazifascisti e l'attuale fase di crisi economica.

"Riusciremo a superare le difficoltà economiche e sociali se tutti, forze politiche, economiche, sociali e produttive, lavoreremo nell'interesse del paese e del bene comune", ha concluso il premier.

In precedenza il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona d'alloro davanti alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano. All'arrivo Napolitano è stato salutato dai picchetti d'onore dei Carabinieri, della Marina, dell'Esercito, dell'Aeronautica e della Guardia di Finanza. Schierati ai lati della scalinata del Vittoriano in alta uniforme i corazzieri.

Intanto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sul fatto che non è stato invitato dal corteo dell'Anpi per celebrare la Liberazione ha detto: "Non è pervenuto nessun invito ufficiale, ne prendo atto senza farne un dramma. Ci sono molti modi per ricordare il 25 aprile e faremo in modo che la città di Roma ricordi l'anniversario".

Diversa la situazione della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, la quale non si è presentata alla partenza del corteo

dell'Anpi. "Riconosco l'importaza della Festa della Liberazione ma rinuncio per evitare inutili tensioni", ha dichiarato la Polverini, sconsigliata da questura e polizia e stretta in un'agenda fitta di appuntamenti.

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