Appello del Sole: "Ora basta giochi"

Nuovo appello dal quotidiano della Confindustria: "All'Italia serve un governo che faccia qualcosa sull’economia"

Appello del Sole: "Ora basta giochi"

"Basta giochi". Dopo l'invito a "fare presto", il quotidiano della Confindustria torna a lanciare un appello a caratteri cubitali. In un editopriale a firma del direttore Roberto Napoletano, il Sole 24Ore chiama in causa tutte le forze politiche perchè l’Italia possa arrivare al più presto alla formazione di un governo.

Forse l'appello di Napoletano avrebbe dovuto essere lanciato qualche giorno fa. Adesso la politica si trova con l'acqua alla gola per le reiterate perdite di tempo del leader del Pd Pier Luigi Bersani e per la sua incapacità a trovare il bandolo della matassa in una settimana di complicatissime consultazioni. Per inseguire il Movimento 5 Stelle, il segretario democratico ha infatto chiuso la porta a Silvio Berlusconi e al centrodestra gettando il Paese in uno stallo politico senza precendenti. Mentre Bersani portava avanti questa strategia suicida però il Sole 24Ore e la Confindustria sono rimasti a guardare in silenzio. Adesso la patata bollente è passata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Basta giochi, per piacere - ha scritto oggi Napoletano - questa Italia esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata". Secondo il direttore del Sole, serve "un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a una linea di politica economia che va da Giulio Tremonti a Mario Monti e si è sempre ben guardata dall’intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse necessarie ad avviare una riduzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stesso tempo, alimentare un flusso costante di investimenti in conto/capitale, a partire dalla spesa per le infrastrutture".

Per il quotidiano della Confindustria, non c’è più tempo da perdere: "La saggezza, l’equilibrio e l’esperienza di Napolitano impongono a tutte le forze politiche (dico tutte) di cedere qualcosa per dare insieme molto al loro Paese e impedire a sciacalli, vecchi e nuovi, di lucrare sulle nostre presunte fragilità".

All’Italia servirebbe, quindi, un governo che faccia qualcosa sul piano dell’economia nazionale: "Lo faccia subito e bene mettendo a fuoco non interessi di parte ma l’interesse generale che coincide con l’avvio a soluzione della doppia emergenza del lavoro giovanile e della questione industriale italiana".

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