Beppe Grillo ha scelto. Sta con la rivolta. Con chi spacca tutto e blocca le città. Con chi preferisce la violenza alle parole. E consiglia ai poliziotti di posare casco e scudo per unirsi a chi protesta. "Quella in corso è una guerra, non ancora dichiarata, tra le giovani generazioni, una in divisa e una in maglietta, mentre i responsabili stanno a guardare sorseggiando il tè", scrive il leader del Movimento 5 Stelle in una lettera, pubblicata sul suo blog, e indirizzata a un simbolico "Soldato blu". "Non ti senti preso per i fondelli a difendere l’indifendibile, a non schierarti con i cittadini? Togliti il casco e abbraccia chi protesta, cammina al suo fianco. Polizia, chi stai difendendo? - scrive Grillo - chi è colui che colpisci a terra? Un ragazzo, uno studente, un operaio? È quello il tuo compito? Ne sei certo? Non ti ho mai visto colpire un politico corrotto, un mafioso, un colluso con la stessa violenza".
Poi continua: "Ti ho visto invece scortare al supermercato una senatrice o sfrecciare in moto affiancato ad auto blu nel traffico, a protezione di condannati in giacca e cravatta, di cosiddetti onorevoli dei responsabili dello sfascio sociale che invece di occuparsi dello Stato si trastullano con la nuova legge elettorale per salvarsi il culo e passano le serate nei talk show.
" E ancora: "Chi ti paga è colui che protesta, e paga anche coloro che ti ordinano di caricarlo. Paga per tutti, animale da macello che nessuno considera e la cui protesta, ultimo atto di disobbedienza civile, scatena una repressione esagerata".
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