Berlusconi: "Il Monti che ho conosciuto io era finto"

Berlusconi, ospite a Porta a Porta, attacca il governo dei prof: "È lontanissimo dalla realtà e ha applicato una austerità che può portare al fallimento dello Stato". Fini e Casini? "Sono lì a spese nostre da cinquant’anni". Poi sull'Europa: "Va rivisto completamente il fiscal compact". E sul suo futuro: "Credo che sia ormai preponderante la decisione di presentarmi al Senato"

Berlusconi: "Il Monti che ho conosciuto io era finto"

"Il governo dei tecnici è lontanissimo dalla realtà e non ha saputo interpretare la disperazione delle persone, ha proceduto con le ingiunzioni di un’Europa a guida tedesca ed ha applicato un’austerità che può portare al fallimento dello Stato".

La battaglia elettorale a distanza tra Silvio Berlusconi e Mario Monti continua. Se il bocconiano spera che il Cavaliere "non abbia speranze di vincere", il leader del Pdl attacca: "Il Monti che ho conosciuto io era finto". E addebita al governo una serie di colpe. A partire dal rigore che ha paralizzato il Paese.

"Zero tasse a chi assume i giovani"

Ma oltre alle critiche, Berlusconi lancia le sue proposte. Come quella, per combattere la disoccupazione, "di non far pagare le tasse a quelle imprese che assumono almeno una persona a tempo indeterminato. Si può fare qualcosa di eccezionale: in Italia ci sono circa quattro milioni di imprese e si può proporre immediatamente di fare in modo che se si assume anche solo una persona a tempo indeterminato per 3-4-5 anni non si pagano i contributi né le tasse, è come se fosse un’assunzione in nero".

"Monti ha peggiorato la situazione"

"Questa situazione molto grave - ha aggiunto il Cavaliere - riguarda in un anno più di 600 mila lavoratori che sono stati licenziati e per i disoccupati siamo arrivati vicino ai 3 milioni è impressionante: 37 giovani su 100 non trovano lavoro è una tragedia vera e propria. Spiace dire che guardando questi numeri si vede come la politica di questo governo ha fortemente peggiorato la situazione".

"Limite silenzio assenso su autorizzazioni"

Inoltre, Berlusconi ha spiegato che "il limite di silenzio assenso è fondamentale. Se fai una domanda in regime di autorizzazione e non hai risposta in 60 giorni significa che hai l’autorizzazione. Ma questo è superato dalla abolizione di tutte le autorizzazioni. Si avrebbe uno slancio di una quantità di iniziative ora ferme per una difficoltà sulle autorizzazioni che può andare avanti anni".

"Ritardo dei pagamenti? Colpa dello Stato"

Ma soprattutto, secondo il Cavaliere, "c’è un fenomeno molto grave e cioè il ritardo nei pagamenti delle imprese ai fornitori. È colpa dello Stato che in alcuni settore come la Sanità paga con ritardi enormi. Questo inquina la relazione tra le imprese che con la riduzione del fatturato devono diminuire i loro addetti".

"Io come Einaudi"

Per rilanciare l’economia occorre "che i cittadini cambino atteggiamento perché oggi hanno paura: anche i cittadini che hanno i soldi non spendono e
serve una politica, anche di comunicazione, che porti i cittadini a consumare. Io, come Einaudi, penso che lo Stato spenda meno bene i soldi rispetto a quanto possono fare i cittadini e, quindi, bisogna che i soldi rimangano nelle tasche dei cittadini"
.

"Mi candido al Senato"

"Al momento non stiamo parlando di nomi in lista, ma di cosiddetti apparentamenti necessari. Per quanto mi riguarda, credo che sia ormai preponderante la
decisione di presentarmi al Senato", ha annunciato il Cavaliere.

"Voto per Monti è voto per Pd"

Tornando sull'allenza tra Monti, Casini e Fini, Berlusconi ha spiegato: "Io non avevo il 51% come Pdl, ma avevo alleati che si chiamano Fini... Ecco perché se gli italiani continuano a votare per qualcuno che invece di portare l’Italia verso ciò che è giusto votano Fini e Casini e la sinistra non si va da nessuna parte ed è inutile che si lamentino, non si va da nessuna parte". "Il Pd ha ufficialmente dichiarato che, qualora avessero difficoltà ad operare per una non maggioranza in entrambe le Camere, collaborerebbe con Monti. Quindi, i voti dati a Monti, Fini e Casini sono voti dati al Pd. Questi tre tolgono voti al campo moderato per salire sul carro del Pd e per qualche poltrona", ha aggiunto Berlusconi.

Che poi ha detto: "Fini e Casini sono lì a spese nostre da cinquant’anni. Io ho messo nelle casse dello Stato miliardi e miliardi. Lei si affiderebbe a Berlusconi
per rimettere su un’impresa o a questi chiacchieroni? O a chi, mi riferisco alla sinistra, vuole imporre una patrimoniale e l’aumento dell’Iva?".

"Voti al Pd se condive le riforme che farei"

Tuttavia, una piccola apertura nei confronti del Pd Berlusconi sarebbe pronta a darla anche se "è molto difficile, ma se mettessero a punto quelle riforme della Costituzione, sia che al Governo ci fosse una formazione di centrodestra oppure la sinistra, se Bersani condivide le riforme io darei il mio accordo a votarle insieme".

"Abrogare l'Imu sulla prima casa"

Che poi è tornato a parlare del rapporto del Pdl col governo Monti. "Loro hanno presentato quel documento che hanno falsamente intitolato il "Salva vita" (salva Italia, ndr), potevamo noi ritirare l’appoggio 20 giorni dopo? Sarei stato io il responsabile del disastro italiano". Inoltre, il Cavaliere è tornato sull'Imu e ha detto: "Si impone di abrogare l’Imu sulla prima casa. Il governo dei tecnici ha portato l’Italia al secondo posto per la tassazione sulla casa dopo la Francia.
Fatto 100 la tassazione della Francia, noi siamo a 85 e in Germania si paga 40. Non puoi per chi ha una casa andare a gravare su una imposta che è maggioranza da una rivalutazione catastale del 40%. In tutti gli altri paesi da anni non è stata fatta una rivalutazione
".

Sull'Imu Berlusconi ha tuonato contro Monti: "Prima ha detto in conferenza stampa che abbassare l’Imu sarebbe stato da pazzi perché un anno dopo si sarebbe dovuta rimettere poi abbiamo visto che ha fatto". Poi ha perso "credibilità quando ha promesso al presidente Napolitano, a me, a tutti che non avrebbe mai fatto il protagonista della politica e poi si è messo con i più vecchi arnesi che ci sono in giro: Fini e Casini".

La lotta all'evasione

"L’evasione si deve combattere ed io sono quello che l’ha combattuta di più. Il redditometro mette un’ansia incredibile. Anche chi è in regola con il
fisco ha paura. Sono le dichiarazioni di Befera che danno il clima, con i blitz, il redditometro, e il tetto dei 999 euro in contanti, i prodotti si comprano fuori dall’Italia. Le barche che erano in Liguria sono andate in Costa Azzurra e quelle dell’Adriatico in Croazia"
, ha affermato Berlusconi.

Le nozze gay

Sulla questione delle unioni dei gay c’è stato un "forzato fraintendimento" delle mie parole, "io ho ricordato che noi abbiamo presentato una legge su tutte le unioni di fatto, anche tra fratello e sorella o parroco e perpetua, che ha come primo firmatario Carlo Giovanardi e che prevede una serie di
diritti", ha precisato Berlusconi.

"Fiscal compact da rivedere"

"Ridiscuterei assolutamente l’accordo sul fiscal compact, a costo di un nuovo voto del Parlamento italiano.

Porterei la riduzione annua del debito italiano da 50 a 15 miliardi, perché come spiegai, l’economia italiana è la più solida dopo quella della Germania: a fronte di 1964 miliardi di debito ci sono 9000 miliardi di attivo, fra beni immobiliari ed altro", ha spiegato l'ex presidente del Consiglio.

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