Berlusconi: "Per Dell'Utri diciannove anni di gogna"

Parte della magistratura e giornali progressisti si scagliano contro la decisione della Cassazione. Alfano: "Quando le sentenze erano di loro gradimento dicevano che le sentenze non si commentano". Il Cav: "Una vergogna"

Berlusconi: "Per Dell'Utri  diciannove anni di gogna"

La decisione della Cassazione sul processo a Marcello Dell'Utri ha scatenato le reazioni di parte del mondo della magistratura. Per il procurato aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, "sono stati demoliti gli insegnamenti di Falcone e Borsellino". Il procuratore di Torino, Giancarlo Caselli ha parlato in questi termin: "Dal Pg della Cassazione tesi imbarazzanti". Per non parlare poi dell'editoriale al vetriolo di Travaglio sul Fatto quotidiano.

Contro queste dichiarazioni, è intervenuto il segretario del Pdl, Angelino Alfano che ha attaccato la magistratura, "divisa in partiti che per eufemismo si chiamano correnti, ma correnti che fanno congressi e che hanno iscritti". E proprio dal partito dei magistrati arrivano, secondo Alfano, "commenti violenti sulla sentenza Dell’Utri. Quando le sentenze erano di loro gradimento, dicevano che le sentenze non si commentano".

Sull'annullamento da parte della Cassazione della condanna in appello di Marcello Dell’Utri è intervenuto anche l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che ha dichiarato: "Diciannove anni di sofferenza e di gogna, una cosa incredibile".

Intervenendo a a Udine, all'assemblea dei coordinamenti e degli eletti del Pdl in Friuli, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha toccato anche altre tematiche, dal percorso di riforma interno al mondo del lavoro fino alla polemica sulle unioni gay, sulle quali si era espresso a Orvieto, durante la tre giorni di scuola di formazione del Pdl.

Le dichiarazioni espresse in merito ai gay, ha detto Alfano, sono state "strumentalizzate in modo doloso". Le sue parole sono state travisate. E allora ecco che il segretario precisa: "Diciamo tre cose con grande chiarezza: rispetto profondo e grande per l’affettività di tutti e di ciascuno; noi con Berlusconi e il ministro Carfagna ci siamo battuti contro ogni discriminazione; difendere con forza la famiglia".

Sul tema della riforma del lavoro, il segretario dimostra tutta la volontà di sostenere il governo e il ministro Fornero, che però "deve avere coraggio, come ha dimostrato di avere". Il sostegno del Pdl lo avrà, a patto che faccia una "politica riformatrice", laddove "la sinistra vuole mantenere lo status quo".

 "Quando si parla di riforma del mercato del lavoro", specifica Alfano, "qualcuno vuole far capire che la riforma serve a licenziare di più, ma non è così. Noi vogliamo la riforma per far assumere di più e meglio".

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