Quella che Monti si è trovato è una "bella compagnia", per la sua coalizione con Fini e Casini già circola il nome di "trio sciagura". Silvio Berlusconi in videochat al Corriere.it etichetta così la nuova formazione composta dal bocconiano, da Casini e dal presidente della Camera.
In particolare, su Fini l'ex premier ha spiegato che "ha una rappresentanza ininfluente, ora, alla Camera e si avvia ad avere l’1%. Non riesco a capire cosa abbia spinto Fini ad andarsene. Non l'abbiamo cacciato dal Pdl, questo non lo può dire nessuno, non c’è mai stato da parte nostra un solo atto che andasse in questa direzione".
Il Cavaliere ha poi dichiarato di "aver proposto a Monti di fare il federatore dei moderati, ma poi non sarebbe stato necessariamente il primo ministro. Non so perché Monti non ha accettato la mia proposta, non mi ha detto nulla e non mi ha fatto una telefonata". E a proposito dell'operato del governo, Berlusconi ha tuonato: "Con i blitz fiscali siamo entrati in un’atmosfera da stato di polizia tributaria, nel rapporto tra Stato e contribuente siamo arrivati a una violenza inaccettabile".
"Disponibile a grande coalizione senza Monti"
"Non so se accetterei in futuro una nuova grande coalizione, bisogna vedere se è l’unica soluzione possibile per il Paese, ma il programma deve essere liberale. Non credo però che Monti possa avere ancora un ruolo, la sua immagine è precipitata, io non potrei collaborare", ha detto Silvio Berlusconi, al Corriere.it.
Tasse e lettera Bce
Berlusconi ha poi fatto un salto indietro all'ormai famosa lettera della Bce spiegando che "non comportava un aumento così forte della pressione fiscale. Noi avevamo individuato dei modi per ottenere il pareggio bilancio senza aumentare le tasse. Monti invece le ha aumentate". Per il Cavaliere "Monti è un professore che guarda la realtà dal buco della serratura, è abituato a vivere con la sicurezza dello stipendio e non sa quali sono le lotte che un imprenditore deve affrontare. È abituato a parlare con dei discepoli".
"La politica della Merkel è sbagliata"
E a proposito di Europa, in un’intervista a Telenord il Cavaliere ha spiegato che "dobbiamo andare in Europa a convincere queste teste dure che questa politica è sbagliata, non solo per l’Italia, ma per tutti i Paesi del Mediterraneo, bisogna convincere la Merkel che la Bce deve diventare una vera banca centrale, altrimenti - e non lo dico io, ma Soros e primi Nobel dell’Economia che ho ospitato a inizio estate nella mia Università - fra due o tre anni, questi Paesi non decideranno, ma si vedranno costretti a tornare alla moneta nazionale".
"Io unto dal popolo"
Inoltre, ha aggiunto il Cav, in Europa "io ho detto no alla Tobin tax, ora l’hanno approvata ma è una stupidaggine enorme". Berlusconi si è concesso poi una battuta su Gerard Depardieu, il quale "ha dato una bella lezione alla sinistra francese". "Dentro mi sento un anti-politico. Mi sento e mi sentirò per sempre un imprenditore che si è messo a disposizione della politica, ho solo detto che una volta i re erano unti dal Signore, mentre oggi i leader sono unti dal popolo. Io unto semmai dal popolo".
Lega da sola? Ipotesi suicida
"Penso che sia del tutto insensato e suicida per la Lega andare sola. Andrebbe incontro a una sconfitta sicura, e anzichè uscire con l’identità rafforzata finirebbe per essere irrilevante. Soltanto alleandosi con noi Maroni avrebbe forti percentuali di vittoria. Altrimenti, se consegnassero la Regione alla sinistra, cadrebbero anche le giunte regionali di Piemonte e Veneto, e altre 100 amministrazioni del Nord dove ora governiamo assieme". Berlusconi lo dice in un’intervista all’emittente lombarda Espansione Tv.
Ripartire dai giovani e dalle donne
"I giovani sono stati particolarmente penalizzati dalle decisioni di politica economica di questo governo - dice Berlusconi in una intervista all’emittente Canale Italia - che ha prodotto un aumento di 600mila nuovi disoccupati. La percentuale della disoccupazione giovanile è drammatica, al 36%. Occorre rimettere in moto l’economia - ha aggiunto Berlusconi - con l’equazione che ho ripetuto più volte. La ricetta è questa: meno tasse su consumi, famiglie e imprese uguale più consumi e quindi più gettito
fiscale e successivamente fondi per le infrastrutture che noi avevamo avviato e il governo della sinistra ha chiuso. Interi settori sono entrati in crisi: quello dell’edilizia residenziale, il settore delle auto fermo al 1979, l’editoria ha dati negativi, con un - 20% della raccolta pubblicitaria delle televisioni".
"Nelle nostre liste - ha aggiunto l'ex premier - avremo moltissimi giovani appassionati. Vogliamo premiare quelli che si sono particolarmente impegnati con un’attenzione precisa verso le donne. Voglio sfatare la leggenda che non rispetterei le donne: non è assolutamente vero; le donne hanno più coraggio di noi e un talento che gli uomini non hanno. Nelle mie aziende ho sempre voluto molte donne affidandomi anche al giudizio, prima di assumerle, ai giudizi della moglie che in quel periodo avevo al mio fianco".
Berlusconi ha ricordato che il suo governo ha cresciuto le pene per gli stupri e inventato le percentuali rosa.
"Preoccupandoci della donna che deve dividersi tra casa e lavoro - ha concluso - abbiamo dato impulso agli asili aziendali e condominiali. Contrariamente alla sinistra che sui diritti della donna si è sempre e solo riempita la bocca per farsi propaganda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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