Cacciatore ucciso per sbaglio dal migliore amico

Sant'Angelo LodigianoAvrebbe compiuto 31 anni il prossimo 31 dicembre: è morto ucciso da un colpo partito accidentalmente dal fucile del suo migliore amico, nel corso di una delle consuete battute di caccia che organizzavano, in questo periodo, la domenica. É accaduto tutto ieri mattina appena dopo le 8. Marco Venturini, santangiolino dalla nascita, era uscito di casa di buon ora e insieme all'amico aveva dciso di raggiungere, per il suo sport preferito oltre che passione di famiglia, la vicina località Malpensata, sempre a Sant'Angelo Lodigiano. Qui l'amico avvista una preda: fa fuoco. Il rapporto che stileranno poco dopo i carabinieri parla chiaro: appena esploso il primo colpo di fucile, per il contraccolpo, dal fucile ne è stato esploso un secondo di colpo. Ma l'arma, per il rinculo, aveva già cambiato traiettoria e la rosa di pallini è finita nella nuca del trentenne. Disperata è la chiamata dell'amico, di due anni più giovane di Marco e residente a Castiraga Vidardo, al 118 della centrale operativa di Lodi/Pavia. Urla letteralmente la tragedia al sanitario che risponde, in evidente stato di choc. Immediatamente, sul posto, vengono inviati due mezzi di soccorso da Lodi e Sant'Angelo ma subito, arrivati sul posto, ci si accorge che è troppo tardi: Marco è morto sul colpo. Il sindaco di Sant'Angelo Lodigiano Domenico Crespi ricorda il giovane come «di rara educazione».

Il cacciatore che ha sparato sarà indagato con l'accusa di omicidio colposo. Si allunga così l'elenco delle vittime della stagione venatoria. La prima tragedia era avvenuta il 19 settembre scorso in provincia di Firenze, poi Bergamo, Pavia, Marano sul Panaro, Pescara: sette vittime in tre mesi.

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