Cancellieri: "Rischio terrorismo? Il pericolo c'è, ma siamo vigili"

Il ministro degli Interni: "Non abbiamo motivo di credere che accada qualcosa". Sul fronte interno: "Situazione stabile"

Cancellieri: "Rischio terrorismo? Il pericolo c'è, ma siamo vigili"

"L'Italia non si deve preoccupare: la tensione è alta, ma abbiamo intensificato le attività di vigilanza sugli obiettivi sensibili". Anna Maria Cancellieri rassicura sul rischio terrorismo e sulle proteste del mondo islamico che stanno minacciando tutto l'Occidente: "Non abbiamo motivo di credere che accada qualcosa, però naturalmente il pericolo c’è".

Anche sul fronte interno il ministro degli Interni, intervistata da Maria Latella su SkyTg24, è tranquillo, nonostante i gravi fatti di sangue degli ultimi giorni. "C'è un forte consumo e traffico di droga in Italia, ma la situazione è stabile da anni. Non c'è un peggioramento. Dobbiamo stare attenti e lavorare intensamente. La sparatoria a Milano è stato un fatto grave, ma stiamo indagando e sappiamo quello della droga è l'ambito dove ci sono le responsabilità".

Altro tema, quello dell'Alcoa, che sta dando dei grattacapi al governo, tra scioperi e proteste. "Non c'è nessun divieto a nuove manifestazioni", assicura la Cancellieri, "Occorre trovare per i lavoratori delle alternative economiche che stiano nelle regole. Non è più pensabile un assistenzialismo fine a se stesso, bisogna rivedere certi modello di sviluppo. Bisogna essere onesti".

Un ministro degli Interni ottimista anche per quanto riguarda la crisi: "È un momento difficile, ma questo Paese ce la farà. L’Italia si sta accorgendo che le regole sono cambiate anche grazie all’onestà di chi dice le cose come stanno". Certo, l'opera del governo tecnico è tutt'altro che terminata, tanto che si pensa a ulteriori tagli che coinvolgano le Regioni: "Dovremo fare delle riflessioni come abbiamo fatto per enti pubblici e comuni", precisa la titolare del Viminale.

Immancabile, poi, un accenno al futuro, a quando cioè terminerà la legislatura.

"Io candidata sindaco di Roma? Non mi appartiene, non è nelle mie prospettive. È un compito bello e impegnativo, ma per essere sindaco di Roma devi conoscerne il respiro, ma io l'ho lasciata tanti anni fa", sottolinea il ministro.

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