Caso Ligresti, Cancellieri: "Pronta a dimettermi"

Dopo le polemiche sulla vicenda di Giulia Ligresti, Anna Maria Cancellieri è pronta a dimettersi: "Se il Paese me lo chiede, farò un passo indietro". Ma il ministro non accetta critiche: "Non sono mai intervenuta sulla scarcerazione. Chi dice questo è falso, bugiardo e ignorante"

Caso Ligresti, Cancellieri: "Pronta a dimettermi"

"Se il Paese me lo chiederà farò un passo indietro". Dopo giorni di polemiche per l'intervento che ha consentito la scarcerazione di Giulia Ligresti, Anna Maria Cancellieri, si prepara a riferire in Parlamento sulla vicenda e si dice pronta a dimettersi: "La tenuta del governo è la cosa più importante", ha spiegato.

A Strasburgo per incontrare il segretario generale del Consiglio d'Europa per affrontare il tema delle carceri, il ministro della Giustizia ha inevitabilmente parlato anche del caso Fonsai che l'ha investita nei giorni scorsi. "Non mi sono mai occupata di scarcerazione, è una falsità, non ho mai fatto nulla che non sia un mio preciso compito: non è mai successo che il Dap intervenisse per una scarcerazione. Chi dice questo è falso, bugiardo e ignorante", ha ribadito la Cancellieri che non ha mai negato i rapporti con la famiglia Ligresti (suo figlio in passato è stato tra l'altro dirigente Fonsai), ma ha sempre negato di aver avuto un ruolo determinante nella scarcerazione della figlia di Salvatore Ligresti, messa ai domiciliari perché rifiutava il cibo in cella. "Non mi sono mai permessa di intervenire sui magistrati", ha aggiunto la Cancellieri, "Non sono mai venuta meno ai miei compiti per un mio amico: non lo farei per un amico e neppure per un fratello. Domani replicherò punto su punto ad accuse false. Guardiamo ai fatti: per quelli voglio essere valutata, non per le ombre".

Tra l'altro, racconta il ministro, in tre mesi ci sono stati 110 interventi sui detenuti: "Una cinquantina sono della segreteria, altri miei personali. Ricordo uno di Padova, uno di Siracusa, uno di Roma, non ricordo i loro nomi", spiega, "Noi abbiamo una struttura molto seria: so che fanno solo quello che è giusto fare". Per quanto riguarda le telefonate con la famiglia Ligresti, il ministro ha spiegato: "Bisogna spiegare bene il concetto di amicizia: amicizia è una parola importante, a volte viene confusa con conoscenza che è un’altra cosa. Non ho mai negato di essere molto amica di Antonino Ligresti: da 30 anni è un amico di famiglia.

Le altre possono essere conoscenze più o meno approfondite". Per questo la Cancellieri non ha intenzione nemmeno di coinvolgere il figlio: "Non ritengo che c’entri molto in questa vicenda quindi non so se farò un accenno domani nell’informativa in Aula".

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