"Il Cav non si discute, si ama". Il popolo azzurro in piazza: "Oggi decade la democrazia"

Militanti azzurri e sostenitori del Cav in via del Plebiscito: "Io amo Silvio, io amo la libertà". Cori contro Alfano, paragonato a Fini

Manifestazione contro la decadenza davanti a Palazzo Grazioli
Manifestazione contro la decadenza davanti a Palazzo Grazioli

Via del Plebiscito chiusa al traffico, una fiumana di gente si accalca per portare il proprio sostegno a Silvio Berlusconi. Ovunque le bandiere di Forza Italia, mentre le note di Azzurra libertà echeggiano nell'aria. Davanti a Palazzo Grazioli i popolo azzurro scandisce il nome del Cavaliere e protesta contro quel voto sulla decadenza che trasforma l'Italia in un Paese liberticida.

Le delegazioni di Forza Italia sono arrivate a Roma da tutto il Paese. Dalla Toscana alla Calabria, dalla Lombardia alla Campania: dalla tarda mattinata i sostenitori del Cavaliere e i militanti forzisti hanno iniziato ad affluire nelle strade della Cpitale. Non li ha fermati nemmeno il divieto imposto dal Campidoglio di far confluire i pullman nel centro storico di Roma. Il manifesto "Il Cavaliere non si discute, si ama" è stato portato dai militanti campani che si sono firmati con la sigla Disperados Napoli. Tra la gente comune anche i parlamentari di Forza Italia che, anziché sedere in parlamento, hanno deciso di portare la propria solidarietà al leader. Tra i primi ad arrivare Anna Grazia Calabria, Stefania Prestigiacomo, Mara Carfagna, Saverio Romano, Maria Stella Gelmini e Laura Ravetto. Tutti, radunati sotto al palco nell’area riservata, hanno intorno al collo la bandiera tricolore. "Al Senato viene scritta la pagina più vergognosa, indecorosa e triste della storia italiana, dal dopoguerra in poi", assicura Giancarlo Galan che, come gli altri esponenti forzisti, ha deciso di disertare la votazione per partecipare alla manifestazione.

I manifestanti sventolano piccole palette, simili a quelle utilizzate dalle forze dell'ordine per bloccare il traffico, con la scritta "Oggi decade la democrazia". Altre palette di polistirolo recitano, invece, "Colpo di Stato". "La morte non decade per i traditori" si legge su uno striscione.

Non mancano, infatti, i cori contro il vicepremier Angelino Alfano, paragonato a Gianfranco Fini in uno degli striscioni esposti al lato del palco. Un signore tiene in mano un cartello con scritto: "Io amo Silvio, io amo la libertà". Molti indossano le fascette nere al braccio per protestare in questa giornata di lutto.

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