Cellule staminali: la nuova frontiera della chirurgia plastica e rigenerativa

Il dottor Alberto Armellini, specialista in chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva, illustra le nuove metodiche mini invasive che favoriscono la rigenerazione di tessuti e il ringiovanimento del volto.

La vita media si è allungata con molteplici conseguenze. L'invecchiamento della popolazione e l'incremento delle patologie ad esso collegate hanno favorito lo sviluppo di metodiche mini invasive che favoriscono la rigenerazione di tessuti. Questa nuova frontiera della chirurgia plastica trova applicazione nei trattamenti terapeutici per i politraumatizzati, nella cura degli ustionati, negli esiti cicatriziali, negli interventi di ricostruzione o incremento estetico del seno, nel face e body contouring e perfino per combattere le calvizie. Ne parliamo con Alberto Armellini, Specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva, Diplomato Scuola Internazionale Medicina Estetica, Gianicolo Plastic Surgery Institute di Roma.
Dottor Armellini, cos'è la chirurgia rigenerativa?
«La chirurgia rigenerativa, espressione della più alta ricerca in campo medico, ha lo scopo di restituire funzione e integrità a parenchimi e tessuti danneggiati e migliorare la qualità dei tessuti "invecchiati". Si utilizzano cellule staminali adulte contenute nel tessuto adiposo prelevato con una semplice lipoaspirazione e fattori di crescita (PRP) estratti dal sangue periferico con un semplice prelievo del sangue del paziente stesso. Le cellule staminali del tessuto adiposo possono essere utilizzate isolatamente o in associazione con i fattori di crescita piastrinici, il risultato di questa unione è il potenziamento delle cellule staminali. Questa nuova chirurgia effettua interventi meno invasivi di quelli tradizionali, con tempi di recupero nel post operatorio nettamente più rapidi e risultati più duraturi nel tempo. E' bene ricordare che in queste procedure non si utilizza bisturi ma piccole cannule di 2mm ed aghi , non si ha rigetto, non si usano "corpi estranei"».
In cosa consiste la procedura che consente la rigenerazione dei tessuti?
«Per la rigenerazione dei tessuti molli del viso e del corpo, si può utilizzare il PRP da solo nel caso della Biorivitalizzazione e in associazione al tessuto adiposo ricco di cellule staminali mesenchimali. Il paziente viene sottoposto a prelievo di tessuto adiposo mediante una piccola lipoaspirazione, in anestesia locale con lieve sedazione. Il prelievo avviene generalmente a livello della regione addominale, dei fianchi e\o dell'esterno coscia. Il tessuto ottenuto viene centrifugato in modo tale da ottenere tessuto adiposo purificato che verrà addizionato al PRP precedentemente ottenuto. Il tessuto adiposo in associazione al PRP viene trapiantato mediante piccole cannule nelle aree deficitarie, come depressioni cutanee, svuotamenti del volto e del corpo, nelle emiatrofie facciali, negli esiti cicatriziali, nelle perdite di sostanza, nelle ulcere. Lo scopo di tale procedura è quello di accelerare i processi di guarigione, di effettuare una ricostruzione tridimensionale dei tessuti danneggiati e un ringiovanimento tridimensionale del viso e del corpo».
Quali sono le applicazioni cliniche più richieste in campo estetico?
«Innumerevoli. Grande successo si ha nel ringiovanimento del volto, per attenuare e distendere i solchi naso-labiali, rimodellare la regione zigomatica e sottorbitaria o per ridefinire e migliorare i contorni del viso. Buoni risultati si ottengono nell'aumento del volume mammario, come nei casi anisomastia, crescita di una sola mammella, in questi casi la via tradizionale con protesi risulta difficoltosa, e nel miglioramento della forma e volume dei glutei. Grandi soddisfazioni si hanno anche nella chirurgia della calvizia, dove li gel piastrinico viene utilizzato con successo per bloccare la caduta dei capelli, con il 40 per cento di ricrescita. Mediante la microfotografia delle aree trattate e confrontando il prima con il dopo trattamento si evidenzia a distanza di 3-6 mesi un aumento numerico dei bulbi grazie al recupero di quelli che stavano morendo ma soprattutto si nota l'aumento del fusto di capelli».
Qual'è il punto di forza di questa nuova frontiera?
«Noi stessi.

Il nostro corpo è la banca della nostra salute e della nostra bellezza. Grazie a queste procedure mini invasive e ripetibili possiamo rallentare l'orologio biologico dell'invecchiamento ed accellerare i processi di guarigione delle aree traumatizzate».

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