"Basta con le correnti". Prima che venisse eletto segretario del Partito Democratico, non c'era convegno in cui Matteo Renzi non pronunciasse questa frase. Sembrava fare sul serio, Matteo. I suoi annunci aveva scatenato il putiferio nella sede del Nazareno, tanto che sia Bersani sia Fassina si erano ribellati stizziti e passarono subito al contrattacco. L'ex segretario affermò: "Sono pronto a collaborare, ma non ho mai visto una corrente così organica come quella che potremmo chiamare renziana" e il suo braccio destro gli fece eco: "Spero che intenda eliminare non solo le altre correnti, ma anche la corrente di cui lui è a capo, che è una delle più strutturate".
Poi quando il rottamatore prese le redini del partito si dimenticò del suo proclama. Nominò membri della segreteria due ex bersaniani (Alessia Morani e Stefano Bonaccini), un ex veltroniana poi dalemiana infine considerata in quota Franceschini (Marianna Madia), tre franceschiniane (Deborah Serracchiani, Pina Picierno e Federica Mogherini), un civatiano (Filippo Taddei) e quattro renziani doc (Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Lorenzo Guerini e Davide Faraone). Il correntismo è morto, viva il correntismo.
Poi venne il tempo della presidenza del Consiglio e Matteo riuscì a portare le tante odiate correnti anche al governo. Tra i renziani doc c'è il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Tra i franceschiniani (oltre allo stesso Franceschini ministro della Cultura) c'è la già citata Marianna Madia e poi ci sono Federica Mogherini e Roberta Pinotti. Queste ultime già "fassiniane", hanno appoggiato Franceschini sin dalle primarie del 2009. Poi c'è Andrea Orlando, esponente dei "giovani turchi". E ancora: il nuovo ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, è un bersaniano. C'è poi la "civatiana" Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco anti-’ndrangheta di Monasterace.
Anche i due tecnici, Pier Carlo Padoan e Giuliano Poletti fanno riferimento alla sinistra "dalemiana" e bersaniana: il primo è stato consigliere del governo D'Alema nonché membro della fondazione Italianieuropei; il secondo viene dal mondo delle cooperative dell’Emilia. Insomma, rottamato Cencelli, adesso è la volta del manuale Renzi...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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