"L’anno 2020 ha visto una nuova realtà". Yoram Hazony, autore del libro La scoperta del conservatorismo edito in Italia da Giubilei -Regnani, è fermamente convinto che il liberalismo non sia più sufficiente a contrastare il 'pensiero woke'.
Anzi, nel corso della presentazione del libro che si è tenuta ieri nella sede di Confedilizia, il pensatore israeliano ha spiegato che l'egemonia liberale, iniziata al termine della Seconda Guerra Mondiale e durata per circa 60-70 anni, sta giungendo al termine. "Molti credono che si possa combattere l'ideologia woke con maggior liberalismo", spiega Hazony, sempre più convinto che tale ideologia sia una nuova forma di neo-marxismo che la cultura liberale fatica a combattere "perché l'ideologia woke è nata proprio dentro il liberalismo". Valori come la fede, la patria e la famiglia "fino a pochi anni fa erano la base del vecchio ordine su cui è cresciuto il liberalismo", mentre ora non lo sono più e questo pone un problema per le società occidentali. Basti pensare all'immigrazione. "Io non ho scelto di nascere in questa nazione, ma il fatto stesso di essere nato in una data nazione mi impone degli obblighi verso di essa", spiega Hozny che precisa: "Per il liberalismo questi obblighi non esistono".
Ofir Haivry, filosofo e pensatore israeliano e vicepresidente dell’Edmund Burke Foundation, presente all'evento, ha dichiarato: “Nei paesi anglosassoni la tradizione conservatrice è molto conosciuta, ognuno conosce Edmund Burke, Benjamin Disraeli o Margaret Thatcher. In Italia, invece, non esiste un partito che si definisce conservatore, nonostante un pensatore come Giuseppe Prezzolini abbia scritto il manifesto dei conservatori italiani". Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, organizzatore dell'evento insieme al Centro Machiavelli, ha evidenziato come il libro di Yoram Hazony sia stato pubblicato negli Usa da un’importante casa editrice conservatrice e che "l’Italia è il primo paese ad aver tradotto questo libro nell’Europa occidentale. Hazony ha un ruolo a livello internazionale nel mondo”.
Il pensatore israeliano, parlando con ilGiornale.
it, al termine dell'evento, ha detto che è importante trovare un punto di equilibrio tra il conservatorismo e il liberismo econonomico: "Se sei primo ministro e vedi che la tua economia è oppressa da troppo socialismo, allora puoi operare per avere più libertà economica come ha fatto la Thatcher, ma bisogna evitare l'eccesso opposto altrimenti passa tutto alla Cina".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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