Nessuna sorpresa: il consiglio dei ministri, su indicazione di Giancarlo Giorgetti, ha designato Daria Perrotta come nuovo capo della Ragioneria generale dello Stato. L’attuale capo dell’ufficio legislativo del ministro dell’Economia sarà la prima donna che assurge a questa carica, ennesimo tetto di cristallo infranto dal governo guidato da Giorgia Meloni: dopo l’approvazione della Corte dei Conti, prenderà il posto di Biagio Mazzotta. “Se la ragioniera non arriva dalla Corte dei Conti o dalla Banca d'Italia è un peccato mortale? Ho compiuto un peccato mortale”, il commento in conferenza stampa del titolare del Tesoro:“Siccome è brava, lo dicono tutti, io ho pensato di indicarla”.
Nel corso del suo intervento post consiglio dei ministri, Giorgetti ha ricordato che Perrotta ha lavorato anche per governi non di centrodestra, per la precisione “rossoverdi”: “Se volevano fare polemica quelli dell'opposizione dovevano cercare un altro terreno". Il riferimento è alla sparata del Pd circa il presunto spoil system. L’indicazione del ministro della Lega è stata accolta con soddisfazione dai partiti della maggioranza. Il Carroccio ha posto l’accento su tre caratteristiche essenziali per il nuovo incarico, ossia merito, professionalità e responsabilità: “A Perrotta i migliori auguri di buon lavoro, certi che anche questa volta farà bene. A Biagio Mazzotta un ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni e un augurio per il nuovo e prestigioso incarico in Fincantieri”.
Laureata in Scienze politiche e in Giurisprudenza, con master in Econometria applicata, la Perrotta ha trascorso la sua carriera all’interno delle istituzioni. Documentaria in commissione Bilancio dall’ottobre del 2020 al giugno del 2020, la quarantasettenne è stata scelta da Giorgetti come direttrice dell’ufficio legislativo del ministero dell’Economia.
In precedenza, come ricordato dallo stesso leghista, Perrotta è stata consigliere giuridico di Maria Elena Boschi quando era ministra per le Riforme nell'esecutivo Renzi, coordinatore dalle attività dell'Ufficio di Segreteria del Consiglio del Ministri nel primo governo Conte, consigliere per gli Affari Economici di Dario Franceschini ministro della Cultura, capo di Gabinetto di Roberto Garofali nell'esperienza Draghi, con un passaggio alla Procura lombarda della Corte dei Conti
come sostituto procuratore generale. Tra gli altri incarichi, da segnalare quelli di presidente del Collegio dei revisori dei Conti del Coni e presidente del comitato di indirizzo Strategico del Fondo Repubblica digitale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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