"Li punisce perché sono cattivi". Ancora veleno dalla Bompiani sul governo Meloni

La scrittrice rossa critica l'accordo tra Italia e Albania: "La mossa è quella che si ha con le scorie, che si eliminano mandandole nei Paesi sfigati". Poi attacca il premier Rama: "È confuso"

"Li punisce perché sono cattivi". Ancora veleno dalla Bompiani sul governo Meloni
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Sul conto del governo guidato da Giorgia Meloni vengono scaricate le ormai note considerazione pregiudiziali che seguono il solito copione con un fine ben preciso: dipingere il centrodestra come se fosse un mostro. E così nei talk show i più agguerriti esponenti della sinistra nostrana non perdono occasione per scagliarsi contro l'esecutivo attualmente in carica, innalzando i toni del dibattito e spingendosi fino a effettuare paragoni esagerati. Ginevra Bompiani ha risposto "presente" all'ultima puntata di Dimartedì, programma in onda su La7, facendosi trovare pronta per pungolare il governo.

La scrittrice rossa ha puntato il dito contro il presidente del Consiglio Meloni sul tema dell'immigrazione, accusandolo di non aver mai pensato a una politica da mettere in atto che tenesse conto di chi parte dalla propria terra per cercare speranza in un altro Paese come esseri umani. Da qui l'opinione al veleno, sganciata nello studio televisivo a favore di telecamera senza pensarci due volte: "Purtroppo la politica della destra è sempre quella di punire, punire come si fa a scuola perché sono cattivi". Evidentemente non ha ben chiaro un concetto fondamentale: mettere il bastone tra le ruote all'immigrazione clandestina è doveroso, soprattutto perché con i corridoi umanitari legali si offre salvezza a chi davvero merita di essere accolto piuttosto che finire tra le mani degli scafisti.

Bompiani si è poi soffermata sull'accordo tra Italia e Albania in materia di gestione dei flussi migratori. Il Protocollo d'intesa arricchisce ulteriormente la cooperazione fissando tre obiettivi precisi, dal contrasto al traffico di esseri umani fino alla prevenzione dei flussi migratori illegali passando per l'accoglienza riservata a chi ha un reale diritto alla protezione internazionale. Ma per la scrittrice rossa si tratta della stessa mossa "che si ha con le scorie che si buttano, che si eliminano mandandole nei Paesi sfigati". Pertanto l'ha interpretata anche come un'insolenza nei confronti dell'Albania "perché gli si dà del Paese sfigato".

Ovviamente non poteva mancare l'uscita all'indirizzo di Edi Rama, che per anni è stato idolatrato dalla sinistra del nostro Paese che però ora ha cambiato improvvisamente idea e ne ha preso le distanze. La colpa? Aver siglato l'accordo con Giorgia Meloni. Un precedente imperdonabile, tanto che all'interno del Partito democratico qualcuno aveva proposto di procedere all'espulsione dal Partito socialista europeo.

Bompiani ha riconosciuto che il premier albanese "ha fatto cose buone nella sua vita", ma ora merita di subirsi analisi sulla sua persona dopo l'intesa con il presidente del Consiglio italiano: "Vuol dire che ha una grande confusione in testa". In realtà a essere confusa è la solita sinistra, indispettita dal fatto che l'Albania - mentre l'Unione europea continua a dormire sonni tranquilli - abbia osato offrire un concreto sostegno al nostro Paese.

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