Dl carceri, fumata bianca nella maggioranza: "Trovata sintesi"

Intesa per riformulare "in senso restrittivo" le proposte avanzate da Forza Italia. E scoppia la tensione con la sinistra: acceso botta e risposta in Transatlantico

Dl carceri, fumata bianca nella maggioranza: "Trovata sintesi"
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La trattativa dell’ultimo minuto sul dl carceri ha avuto gli effetti sperati. Nel vertice tenutosi stamani al Senato tra il ministro Carlo Nordio e la presidente della commissione Giustizia Giulia Bongiorno è stata raggiunta l’intesa per riformulare “in senso restrittivo” le proposte avanzate da Forza Italia. La maggioranza è assolutamente coesa, ha ribadito la Bongiorno:“Abbiamo soltanto individuato alcune sintesi sugli emendamenti in modo da trovare una soluzione condivisa fra i vari schieramenti, circoscrivendo un po’ alcuni emendamenti di Forza Italia, con una formulazione che ha trovato una ampia condivisione. Sono stati un po’ ristretti”.

Entrando nel dettaglio degli interventi sul dl carceri, è stato riformulato l'emendamento sui domiciliari per over 70, che restano per i condannati a una pena residua tra i 2 e i 4 anni ad eccezione dei detenuti per reati gravissimi (al 4 bis dell'ordinamento penitenziario), resta quello sul volontariato per la messa alla prova. Tagliato, invece, l’emendamento sulla semilibertà, segnala Lapresse. Soddisfazione all’interno dei partiti di maggioranza dopo ore di tensione. "Si è trovata una sintesi politica soddisfacente per tutti. Siamo in fase di riformulazione", ha certificato il viceministro Francesco Paolo Sisto. Con buona pace di chi ha sinistra sperava in una frizione tra alleati di governo.

Con la fumata bianca di Palazzo Madama, il dl carceri potrebbe essere approvato dal Senato già la prossima settimana, per poi approdare di gran carriera alla Camera prima della pausa estiva. Ma il clima resta rovente, come testimoniato dal siparietto registrato questa mattina in Transatlantico. I senatori del Pd Anna Rossomando e Walter Verini hanno attaccato frontalmente il ministro Nordio, scatenando un acceso botta e risposta.

Il confronto è stato fermato dall’intervento del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari e dalla capo di gabinetto di via Arenula, Giusi Bartolozzi. Ricordiamo che, in segno di protesta, la sinistra continua a non partecipare ai lavori della commissione Giustizia, chiamata alle 14 a proseguire l’esame degli emendamenti. Seguiranno aggiornamenti.

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