Dl Sviluppo, Passera: "Ci mettiamo la faccia Si farà ad ogni costo"

Il ministro per lo Sviluppo a lasciare il suo posto non ci pensa proprio. E sul governo ha le idee chiare: sta facendo ciò che si è proposto

Dl Sviluppo, Passera: "Ci mettiamo la faccia Si farà ad ogni costo"

Di dare le dimissioni non se ne parla. Fatevene una ragione. Il ministro per lo Sviluppo, Corrado Passera, interviene al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria e ribadisce la sua ferma volontà di occupare ancora la poltrona che gli è stata affidata. Di lasciare tutto "neanche a parlarne". Certo, l'ipotesi era stata fatta, dopo lo slittamento in Cdm del provvedimento sullo sviluppo. Ma Passera ha le idee ben chiare: resta dov'è.

Resta al suo posto anche l'esecutivo. E a chi chiede al ministro se il governo sia destinato a durare - solo ieri il ministro Severino ipotizzava di chiedere la fiducia sul ddl anti-corruzione - la risposta è chiara: "Il governo senza Parlamento non può fare nulla" ed è necessario "lavorare con tutti: le parti sociali sono fondamentali". 

E il governo sta lavorando, "sta facendo tutto quello che si è proposto di fare". Ciononostante bisognerà "trovare insieme le risorse per le misure per lo sviluppo che l'economia si aspetta".

"Il programma per la crescita va avanti, arriva fino in fondo". Il ministro assicura che tutti i progetti sul tavolo verranno portati a una conclusione, Dl sviluppo compreso. E poi indirizza un commento anche alla situazione italiana. Il Paese "ha superato una situazione che alla fine dello scorso anno non era difficile, ma rischiosissima". Sei mesi fa, sottolinea Passera, "era quasi dato per scontato che saremmo scivolati come la Grecia", ma ora "l’Italia c’è".

Reazioni politiche e proteste

Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervenendo in risposta alle dichiarazioni di Corrado Passera sottolinea che "se c'è un braccio di ferro tra Passera e Grilli" starà con il ministro e affonda: "La pura contabilità non risolve il problema della crescita".

Il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, si è limitato a concordare: "Anche io sto con Passera,

ovviamente".

A margine dell'incontro con i giovani imprenditori non mancano le proteste. A contestare il ministro Passera due presidi con circa 40 militanti del Partito Comunista dei lavoratori e dei centri sociali.

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