Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.
AAA cercasi disperatamente i garantisti. Ma avete visto cosa è accaduto mercoledì in Senato? Il ministro del turismo Daniela Santanchè è stata processata dall’Aula e indagata dai giornali. Proprio così. La senatrice ha scoperto da un noto quotidiano… Domani (per intenderci) di essere indagata dallo scorso 5 giugno per falso in bilancio e bancarotta in merito alla spinosa e ingarbugliata questione “Visibilia”. Ma da quando un indagato è colpevole? Da quando un indagato è condannato? Beh, basta chiederlo alla sinistra. Per loro (ovviamente quelli di destra) lo sono sempre. Sono sempre colpevoli. A priori. Ne abbiamo parlato con Daniele Capezzone che, ovviamente, non ha bisogno di presentazioni.
*ASCOLTA IL PODCAST E IL COMMENTO DI DANIELE CAPEZZONE*
“Ma che fine hanno fatto?” - se lo chiede anche Capezzone - “Erano comparsi per dire che dovevamo essere tutti garantisti con la famiglia Soumahoro poi, su un altro piano, ci avevano detto che dovevamo essere tutti garantisti rispetto a Cospito ma adesso che il problema riguarda Daniela Santanchè che fine hanno fatto? Alcuni sono spariti!” Eh, rivolgersi alla Sciarelli allora. E anche subito. Ha ragione Daniele, come dargli torto?! Ieri indossavano la benda della dea giustizia e oggi, invece, la spada giustizialista. Come al solito due pesi e due misure. Ma cosa sta succedendo?
Non solo Daniela Santanchè ma anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro è finito nei guai. Pensate, è indagato per rivelazione di segreto d'ufficio nella vicenda dell'anarchico detenuto al 41 bis. Il giudice non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, che ora dovrà formulare una richiesta di rinvio a giudizio. Vi rendente conto? Si tratta di un assalto? Nel governo qualcuno ne è convinto. Eppure, Delmastro si dice tranquillo. Lo disse a noi de La Buvette solo qualche mese dopo l’apertura del fascicolo poi chiuso (lo ribadiamo) e lo afferma anche oggi.
Ma a Palazzo Chigi ne sono più che convinti: “In un processo di parti non è consueto che la parte pubblica chieda l'archiviazione e il "gip" imponga che si avvii il giudizio. In un procedimento in cui gli atti di indagine sono secretati è fuorilegge che si apprenda di essere indagati dai giornali, curiosamente nel giorno in cui si è chiamati a riferire in Parlamento, dopo aver chiesto informazioni all’autorità giudiziaria.
Quando questo interessa due esponenti del governo in carica è lecito domandarsi se una fascia della magistratura abbia scelto di svolgere un ruolo attivo di opposizione. E abbia deciso così di inaugurare anzitempo la campagna elettorale per le elezioni europee”. Altro da aggiungere?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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