In una piazza del Popolo piena solo a metà, Matteo Renzi subisce l'ennesima contestazione. Stavolta però non ci si è limitati a fischi e urla, ma la tensione è salita al punto che sono volati pugni e calci.
A usare le mani, però, non sono stati i manifestanti del Movimento per la casa e i No Tav, accorsi al comizio capitolino per fare volantinaggio e sventolare le proprie bandiere. Mentre il premier dal palco invitava alla calma, i militanti del Pd si scagliavano sui contestatori con una ferocia che di "democratico" ha ben poco, fino a cacciare dalla piazza chi non la pensa come loro, come mostra questo video di Repubblica.it. Tra l'altro, a pochi metri dalla ressa c'erano i deputati Paolo Gentiloni e il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti.
Di certo le provocazioni sono arrivate da ambo le parti, visto che dopo gli scontri la polizia ha fermato quaranta persone tra antagonisti e attivisti dei centri sociali. In piazza, tra l'altro, è stato trovato anche un pugnale con una lama di diversi centimetri e gli investigatori non escludono che il coltello possa appartenere proprio ad uno dei fermati. I manifestanti sono stati poi portati al commissariato Trevi per essere identificati. In terra è stato anche trovato un pugnale con una lama di diversi centimetri. La polizia avrebbe sequestrato anche uno striscione.
Solo due giorni fa due leader del movimento di lotta per la casa erano stati arrestati dopo una conferenza stampa in piazza Montecitorio in merito al corteo dello scorso 12 aprile nella Capitale, dove in via Veneto avvennero duri scontri con le forze dell’ordine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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