Da Verona arriva l'inseminazione fai-da-te promossa dal Comune guidato dall'ex calciatore Damiano Tommasi. A rivelare l'assurda trovata in occasione della giornata internazionale contro l’omolesbotransfobia, che nella città veneta ha una durata di otto giorni, è stato il quotidiano Libero. Nell'ambito di questa manifestazione sabato prossimo il Circolo Pink col patrocinio del municipio presenterà il libro “Trans* con figl*, suggerimenti per (futur*) genitori trans* e loro alleat*”. L'asterisco, immancabile come la schwa, è il segno distintivo dei progressisti non è l'unico elemento peculiare di questa pubblicazione, che non dev'essere nemmeno tanto semplice da leggere con tutti quegli asterischi.
A pagina 24 del libro in relazione all'inseminazione artificiale si legge: "Il metodo della pipetta è quello più semplice e accessibile per fecondare un ovulo senza rapporto sessuale. Non è necessaria la presenza di un medico e può essere eseguito a casa". In sostanza, si spiega come fare da soli, e senza presidio sanitario, una fecondazione all'interno della propria abitazione. E chi controlla che non vengano perpetrati abusi? Chi verifica che il kit non venga utilizzato da minori? Tante sono le domande in tal senso a cui però, i progressisti non sembrano preoccuparsi di dare una risposta, di cosa potrebbero causare questi consigli. La propaganda trans marcia senza considerare le conseguenze.
Ma c'è di più, perché in quello stesso manuale si specifica che "Requisito necessario è che la donazione di sperma avvenga in forma privata. La parte donatrice deve masturbarsi, e grazie a una pipetta o siringa lo sperma viene inserito in vagina. I costi di questo tipo di inseminazione sono molto bassi. Ovviamente". E ancora: "Non è possibile usare lo sperma proveniente da una banca del seme. Le probabilità di successo della tecnica dipendono dall’età della persona che riceve lo sperma e dalla qualità degli spermatozoi e degli ovuli, e sono paragonabili alla fecondazione ottenuta mediante rapporto sessuale". Davvero il Comune di Verona ha dato l'ok alla presentazione di tale volume?
Questa pratica, per come viene presentata, è come se legalizzasse in qualche modo l'utero in affitto, perché fa saltare qualunque controllo e libera i possibili utilizzatori dalle maglie della legge, autorizzandoli ad agire in proprio.
Il tutto il spregio delle norme europee e italiane, che vietano l'utero in affitto. Dal Comune di Verona, che si è schierato a favore delle registrazioni dei figli monogenitoriali, ora anche questa ulteriore provocazione. O forse non c'è stato il controllo?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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