Fonsai, a La Russa parcelle per 451mila euro. Ma lui: "Parcelle vecchie"

La Russa smentisce i pm di Milano: Quando ero ministro non ho assunto alcun incarico né dalla Sai Fondiaria nè da altri clienti"

Fonsai, a La Russa parcelle per 451mila euro. Ma lui: "Parcelle vecchie"

Fonsai ha versato 452mila euro a Ignazio La Russa a titolo di "parcelle spese sinistri" e "altre prestazioni di servizi" nel 2009 e nel 2010. A scriverlo è Repubblica che oggi ha pubblicato ampi stralci degli atti depositati con la chiusura delle indagini del pm Luigi Orsi a carico dell’ex numero uno dell’Isvap Giancarlo Giannini e di Salvatore Ligresti. "Quando ero ministro non ho assunto alcun incarico né dalla Sai Fondiaria nè da altri clienti", ha replicato La Russa precisando che da ministro si era autosospeso da avvocato. Eventuali parcelle si riferiscono, infatti, a pratiche acquisite e svolte negli anni precedenti.

È il servizio ispettorato dell’Isvap, in un documento del 27 gennaio 2011 anch’esso agli atti dell’inchiesta, a chiedere chiarimenti a Fondiaria su una serie di "operazioni significative e di operazioni con parti correlate". Tra queste, ci sono le operazioni con Ignazio La Russa, Vincenzo La Russa (consigliere di Fonsai) e Antonino Geronimo La Russa. Come riporta il quotidiano diretto da Ezio Mauro, dai documenti agli atti dell’inchiesta meneghina risulta che nel 2009 Milano Assicurazioni ha corrisposto al parlamentare di Fratelli d’Italia 199mila euro per "altre prestazioni di servizi". Nello stesso anno Fondiaria Sai gli ha versato 98mila euro per "parcelle di spese e sinistri". E ancora: nel 2010 Fondiaria Sai ha versato circa 76mila euro per "parcelle spese sinistri" e Milano Assicurazioni 77mila euro per "altre prestazioni di servizi". A Geronimo La Russa, consigliere di Premafin, sono stati (elargiti sempre a titolo di parcelle) circa 211mila euro, a Vincenzo La Russa 300mila euro.

Come ha volte precisato lo stesso La Russa, il suo rapporto professionale con la Sai (poi Sai Fondiaria) ha inizio alla fine degli anni Settanta, e cioè anni prima che il gruppo Ligresti ne fosse azionista. "Nel periodo in cui sono stato ministro della Difesa - ha commentato La Russa- ho ritenuto, in ragione del mio incarico, di autosospendermi di fatto dall’Ordine degli Avvocati inviando lettera al presidente Giuggioli". In quegli anni, pertanto, La Russa non ha assunto alcun incarico ne dalla Sai Fondiaria né da alcun altro cliente. Tanto che la sua dichiarazione dei redditi del 2012 relativa al 2011 non ha avuto alcun reddito professionale. "Eventuali parcelle incassate nel 2009 e 2010 e comunque mentre ero ministro, si riferiscono perciò a pratiche acquisite e svolte negli anni precedenti", ha aggiunto il presidente di Fratelli d’Italia rilevando che, se è esatta la notizia di Repubblica, "mi fa risultare nella parte bassa dell’elenco dei legali che seguono in Italia le pratiche di quella assicurazione".

Secondo La Russa, "si tratta in ogni caso di parcelle relative al legittimo lavoro professionale che non ha alcuna ragione di essere accostato a quelle dello studio legale Cardia che rispetto, ma col quale non ho alcun rapporto non solo professionale ma nemmeno di semplice frequentazione. Con Giannini infine non ho poi avuto proprio mai rapporti di alcun genere".

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