Dopo il mea culpa, Elsa Fornero mette le mani avanti. Il ministro del Welfare ultimamente si sta esibendo in una sere di dichiarazioni che contraddicono la sicumera iniziale. Insomma, la prof si è accorta che tra la cattedra e lo scranno del governo c'è differenza.
Dopo aver dichiarato a inizio maggio che "siamo in ritardo nell’attenzione ai più sofferenti e ai più deboli, qui ammetto qualche mia responsabilità" e dopo aver affermato che "si è pensato che il rigore fosse necessario per superare la crisi e sarebbe stato compensato da una crescita visibile subito" (salvo poi accorgersi che questa crescita "non si è avuta"), adesso la Fornero ne concede un'altra.
Il tema è quello della riforma del lavoro (che oggi ha incassato il via libera al Senato e si appresta a sbarcare alla Camera) e degli esodati. Su quest'ultimo punto, il ministro ha detto che "la prima cifra diffusa dall’Inps sul numero degli esodati forse è stata sbagliata e il numero di questi soggetti è più alto di quello inizialmente preventivato".
Tuttavia, l'ammissione di colpevolezza non è totale perché la Fornero poi ha aggiunto: "Io non credo che abbiamo sbagliato e credo che diverse tipologie di persone rientrano in questo termine diciamo giornalistico".
Fornero poi ha spiegato che "in effetti il Parlamento ha aumentato la platea e dall’altra parte noi non avevamo in mente di salvaguardare tutti gli appartenenti a quella categoria. Alla fine, abbiamo capito che il numero era più alto di quello inizialmente preventivato. Faremo una stima che non è così facile a farsi. Io dico che sarebbe bene evitare cifre sinché non si hanno con sicurezza".
Poi il ministro, parlando a Radio 24 più in generale del lavoro del suo dicastero, ha messo le mani avanti: "Tutti sbagliamo. Quando abbiamo fatto la riforma delle pensioni, l’abbiamo fatta in 20 giorni perché il Paese era sull’orlo del baratro finanziario. Questo la gente se l’è già dimenticato. Non abbiamo avuto il lusso della riflessione perché i governi precedenti si erano presi il lusso di gradualismi eccessivi".
Infine, ha affermato Fornero, "non ho mai pensato che i professori non sbagliano mai.
Ma per me sarebbe difficile non essere professorale visto che lo sono stata per trent’anni e più. Questa è la mia natura, la mia professione e la cosa che amo. Molti studenti mi hanno anche detestata, ma ne ho avuti molti che mi hanno amata, stimata e apprezzata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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