Fornero: "Pensioni non a rischio"

Il ministro del Lavoro nega che esista un rischio legato alla situazione dell'Inpdap e attacca: i problemi sono frutto di una cattiva gestione nel passato

Fornero: "Pensioni non a rischio"

Non c'è nessun rischio pensioni. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, tenta di rassicurare gli italiani dopo l'allarme sul Super-Inps e sottolinea che il disavanzo dell'Inpdap, che secondo il Consiglio di indirizzo e vigilanza poteva causare gravi problemi di sostenibilità "è conosciuto dallo Stato, sarebbe stato coperto e sarà comunque coperto adesso". Il governo "ha cambiato le regole" e "le istituzioni internazionali certificano la sostenibilità dei conti".

Il ministro accusa la gestione passata dell'ente e sottolinea che le ragioni dello squilibrio denunciato sono "frutto di decisioni del passato con scarsa attenzione alle regole nel bilanciamento tra prestazioni e contributi. Noi non possiamo cancellare le regole del passato".

In passato, "Fino a quando l’Inpdap era separata dall’Inps lo Stato pagava la differenza con trasferimento diretto a copertura del disavanzo. Oggi credo che questo sarà sempre coperto dallo Stato, cambierà la modalità di copertura perchè non credo che ci sarà un trasferimento diretto ma l’Inps anticiperà e poi lo Stato restituirà". Perché "una cosa è l’aspetto contabile, un’altra cosa è l’aspetto economico-finanziario".

Il disavanzo non richiederà ad ogni modo lo stanziamento di nuove risorse, proprio perché - a quanto dice la Fornero - era già conosciuto.

La variazione di bilancio preventiva 2012 crea preoccupazione per un rosso da quasi 6 miliardi, ma anche il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, butta acqua sul fuoco. Le pensioni verranno corrisposte regolarmente: "Non c'è nessun problema e nessun rischio di non sostenibilità del sistema previdenziale".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica