Silvio Berlusconi è pronto a una nuova battaglia: le elezioni regionali in Sardegna. Così vola a Cagliari e tiene il suo primo comizio del 2014 al fianco di Ugo Cappellacci. Una battaglia elettorale che, adilà dell'importanza strategica della Sardegna, avrà sicuramente un'ampia eco a livello nazionale. Per questo il Cavaliere non si tira indietro dal lanciare messaggi chiari e pacificatori a Forza Italia: "Non vogliamo rottamare nessuno perchè se c’è qualcuno che negli oltre 50 anni della sua carriera imprenditoriale e politica ha sempre avuto rispetto di tutti i suoi collaboratori e amici, quello sono io".
Alla convention della Fiera di Cagliari, il leader azzurro arriva accompagnato dalla fidanzata Francesca Pascale. Sono in ritardo di un paio d'ore, colpa del maltempo che affligge il Belpaese da giorni. "A Roma c’era un’acqua alta così - spiega - sembrava di essere in Sardegna". È di ottimo umore. Al suo fianco, sul palco, c'è Cappellacci che gli ha appena Canne al Vento di Grazia Deledda: "Anche tu in questi anni hai subito eventi che ti hanno messo a dura prova, ma come le canne al vento raccontate dalla grande scrittrice sarda sei riuscito ogni volta a rialzarti più forte di prima. Abbiamo ancora bisogno di te, e tu devi ancora essere in prima linea con noi". Il Cavaliere scherza con Cappellacci e invita gli oltre tremila simpatizzanti che affollano la Fiera di Cagliari a chiamare il governatore uscente Franco anziché Ugo, e spiega: "Vi invito a chiamarlo così perché mi rompe le scatole con la zona franca". Un chiaro riferimento al punto centrale del programma: la Sardegna zona franca italiana.
Dalle regionali in Sardegna a Forza Italia il passo è breve. Berlusconi affronta di petto i rumors circolati nei giorni scorsi. E si affretta a rassicurare: "Sui giornali leggo solo stupidaggini...". Quindi invita a non dar credito alle voci di "maretta o non maretta" all'interno del partito. Al fianco del Cavaliere c'è anche il nuovo consigliere politico Giovanni Toti. "È un mio amico che da anni lavorava in Mediaset e che ha rinunciato a uno stipendio altissimo, come tutti quelli di Mediaset, è venuto per amor mio, ma non siamo due gay... ", scherza il Cavaliere. E rassicura i suoi: "Non vogliamo rottamare nessuno perché se c’è qualcuno che in cinquant'anni ed oltre della sua carriera come imprenditore e uomo delle istituzioni, e che ha avuto totale rispetto di tutti e totale vicinanza con i collaboratori e amici, questo signore sono io".
Guardando al futuro politico, Berlusconi rimette al centro del dibattito le riforme. In primis, quella della riforma della giustizia: "È una riforma che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini per non essere stata fatta". In secondo luogo, rilancia la riforma della burocrazia: "Ci costa un terzo di più rispetto agli altri nostri concittadini europei". E ancora: "Abbiamo una legge sul lavoro che non consente ai giovani di essere assunti dalla imprese. Non c'è mai stata la possibilità di fare una riforma sul lavoro. E dal punto di vista fiscale lo Stato così è oppressivo".
Tre punti (burocrazia, fisco e lavoro) che, avviata col segretario del Pd Matteo Renzi il dialogo, rientrano a pieno titolo tra le riforme da attuare per il bene del Paese. "Spero che Renzi trovi all’interno del suo partito la maggioranza per poter proseguire sulla strada che abbiamo tracciato - conclude - con Renzi abbiamo trovato una possibilità di interloquire".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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