"Fretta è di chi vuole visibilità". Meloni asfalta così Bonaccini e Schlein

Giorgia Meloni replica con una missiva alla lettera con la quale Bonaccini tenta pressioni sul governo per accelerare i finanziamenti per l'alluvione

"Fretta è di chi vuole visibilità". Meloni asfalta così Bonaccini e Schlein
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Al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sul salario minimo, Elly Schlein ha annunciato ai giornalisti di aver fatto pressioni su Giorgia Meloni per quanto concerne i fondi per l'alluvione dell'Emilia-Romagna. Spostando il tema sul livello politico, il segretario del Pd da tempo sta cercando di trasformare l'interlocuzione tra il governo e la Regione in una battaglia politica. I risultati finora sono scarsi, perché il governo non si sta lasciando trascinare su questo terreno da Schlein ma sta continuando a dialogare direttamente con il governatore Stefano Bonaccini. La stessa Meloni nella serata di ieri ha smentito la costruzione di Schlein sull'argomento, spiegando che a margine dell'incontro sul salario minimo c'è stato solamente uno scambio di un paio di battute.

L'interlocutore del presidente del Consiglio, infatti, non è Elly Schlein, ora segretario del Pd e senza alcun ruolo in Regione Emilia-Romagna, ma il presidente Bonaccini. Ed è a lui che Meloni ha inviato una lettera, in replica a quella inviata dallo stesso governatore al premier, con la quale ha insistito ancora una volta per spingere sui fondi. "Non bisogna cedere alla fretta ed alla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po' di visibilità, alimentando polemiche inutili", ha scritto Meloni, mandando un messaggio molto chiaro a Bonaccini: dal partito tentano in tutti i modi di creare acredini che vanno evitate. L'obiettivo è il sostentamento del territorio non lo sfruttamento di un disastro per mere questioni elettorali.

Infatti, nella sua missiva, il premier ha ricordato al governatore dell'Emilia-Romagna che gli è stato assegnato il ruolo di sub commissario per "operare concretamente al servizio della comunità". Non per un tornaconto del partito, quindi, e per permettere a Schlein di sfruttare la situazione per il proprio interesse. Un concetto mai esplicito ma incastrato tra ogni riga della lettera. Quella che hanno davanti governo e Regione per il sostegno all'Emilia-Romagna è una sfida, scrive Meloni a Bonaccini, "che sapremmo superare lavorando tutti nella stessa direzione".

Quel che il presidente del Consiglio cerca di riconquistare è il clima cordiale e disteso, ampiamente collaborativo, delle prime settimane dopo l'alluvione, quando ancora il Pd non aveva cominciato la sua opera di cannoneggiamento contro il governo, tentando di allontanare le parti per mere ragioni elettorali in vista delle europee di giugno. "Il governo ha già stanziato 4.

5 miliardi per la ricostruzione delle zone alluvionate e questa iniziativa non si esaurisce qui", ricorda Meloni nella sua lettera per sottolineare come non sarebbe corretta l'informazione secondo la quale non si sarebbe visto un euro.

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