Diciamo la verità, ancora una volta Berlusconi ha spiazzato tutti. Lo ha fatto dicendo di voler guidare ancora i moderati con un nuovo progetto politico che, di fatto, archivia le vecchie esperienze, compresa l'ultima del sostegno al governo tecnico, proponendosi di tornare alla guida del Paese. Con un colpo di coda degno dei migliori tempi (quasi tutti ricordano la discesa in campo del gennaio 1994) il Cavaliere si appresta ad imprimere una forte accelerata all'Italia. E ancora una volta sarà lui a guidare il cambiamento. Ovviamente per portare in porto l'operazione serve il sostegno dei cittadini. Berlusconi lo sa bene e, rivolgendosi agli italiani, dice loro: "Mi dovete dare il 51%". In passato troppe volte, infatti, il cambiamento auspicato dal leader del Pdl è stato frenato e di fatto reso impossibile da questo o quell'altro partito, per le ragioni più svariate. Quasi sempre l'interesse del Paese non c'entrava nulla ma era solo per inutili tatticismi politici o interessi di bottega.
Dopo l'annuncio di voler tornare in campo si registra una certa fibrillazione in seno al Pdl. Oggi a Fiuggi, alla convention dei giovani del partito, parla Angelino Alfano. Ieri Berlusconi l'ha lodato per l'intelligenza e la capacità di parlare con la testa e il cuore. Però non è detto che nel progetto del Cav ci sia il solito vecchio schema: lui dietro le quinte, a fare il regista, e Angelino in prima fila come candidato premier. Fiuggi ha aperto uno spartiacque. Potrebbero cambiare molte cose nel nuovo partito che verrà.
Ma come sarà questo nuovo partito? Per ora si sa poco: il nome conterrà le parole "Italia" e "Libertà". Potrebbe essere una federazione di liste civiche. Presto conosceremo i dettagli dell'operazione. Come diciotto anni fa Berlusconi potrebbe sbaragliare tutti, sfruttando abilmente la tendenza della sinistra a mettersi nei guai da sola. Il Cavaliere è consapevole degli errori fatti nel passato e vuole evitare di ripeterli. Ha anche chiesto scusa agli italiani ("nel 1994 li ho illusi..."). Ma ora è arrivato il momento di ripartire. Per farlo è tentato dal desiderio di azzerare il Pdl ripartendo da zero. I vertici del partito sono in forte apprensione. E' inevitabile che sia così...
"Finalmente". Giancarlo Galan accoglie così le ultime esternazioni di Berlusconi e confessa di essere "di ottimo umore dopo aver letto i giornali di questa mattina. Le sue parole sono la conferma di tutto quello che immodestamente ho affermato negli ultimi mesi. Ma - spiega l’ex ministro dei Beni culturali - non mi interessa sottolineare io l’avevo detto: sono contento e basta".
Fabrizio Cicchitto annuncia che nel Pdl sarà fatta una seria riflessione politica.
Fa riferimento alla politica economica del governo Monti e all'appoggio dato dal Pdl al Professore, evidenziando che "alle ultime elezioni amministrative una parte del nostro elettorato ha mostrato di non gradire questa scelta". Quanto al futuro assetto politico del centrodestra il capogruppo del Pdl alla Camera rilancia il tandem Berlusconi allenatore/regista e Alfano candidato premier.
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