Giannino e la balla sullo Zecchino d'oro

Dopo il master a Chicago e le due lauree, il giornalista è stato scoperto anche sulla partecipazione al festival dello Zecchino d'oro

Giannino e la balla sullo Zecchino d'oro

"Io dadaista, ricamavo...". Ieri sera alla trasmissione Le Invasioni Barbariche, Oscar Giannino motivava così le sue menzogne sul master a Chicago e sulle due lauree. Sarà stato sempre il dadaismo a fargli raccontare di aver partecipato allo Zecchino d'Oro? Ah, saperlo. Ormai, discernere la verità è opera ardita quanto prendere un master (vero) a Chicago.

Eppure, così come Zingales ha sbugiardato il giornalista sul master, Zurlì ha smascherato Giannino sul festival. "Ho verificato su un annuario tutti i nomi dei bambini che hanno partecipato allo Zecchino dal ’61 in poi e non c’è nessuno che si chiama Oscar Giannino. E non è possibile presentarsi sotto falso nome", ha spiegato ai microfoni della Zanzara, Cino Tortorella.

Che poi ha difeso a spada tratta lo Zecchino dicendo che "è una cosa seria, non un giochetto da laureati". Da non laureati, in realtà. Era il 2009 quando Giannino, sul Foglio, spiegava addirittura il motivo per il quale lo Zecchino non doveva chiudere forte della sua esperienza e partecipazione: "Sì, c’ero anch’io. Ho cantato anch’io allo Zecchino d’Oro, in un’epoca in cui quel programma era un punto di riferimento assoluto per chi era bambino in quei primi anni del boom. Era una passione straordinaria, che accomunava tutti attorno al vestitino da mago di Cino Tortorella, a Mariele Ventre e al passerotto dal fiocco rosso”.

Nell'articolo si spiegava che Giannino aveva partecipato, per ragioni familiari, con le generalità di un altro parente. Ma il Mago Zurlì è certo: "Non è possibile presentarsi sotto falso nome. C’è stato solo un caso, con la figlia di Ugo Tognazzi presentata sul palco solo con il nome, senza il cognome, per non favorirla in alcun modo. Ma se uno avesse verificato avrebbe scoperto facilmente chi era. A quanto mi risulta Giannino non ha partecipato allo Zecchino D’Oro".

Nell'articolo però la descrizione di Giannino è piena di dettagli e di curiosità: "Mi presentai alle selezioni con una canzone di Gianni Morandi. Una cosa che ricordo pure è che per partecipare alle selezioni bisognava impegnarsi ad acquistare un’enciclopedia per ragazzi molto diffusa all’epoca: "Conoscere". Ma ricordo soprattutto Mariele Ventre: bravissima, straordinaria.

Una dedizione veramente infinita nell’inculcare la musica anche nel meno musicofilo dei bambini, fino ad ottenere risultati strepitosi”. Insomma, delle due una: o Giannino ha partecipato davvero allo Zecchino d'Oro oppure ha una strepitosa immaginazione. Oltre alla grande passione per il ricamo. Delle frottole.

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