"Il governo della disumanità": gli insulti choc della Boldrini

L'ex presidente della Camera, furiosa per il Dl migranti, si è scagliata duramente contro il governo durante il suo intervento alla Camera

"Il governo della disumanità": gli insulti choc della Boldrini

Laura Boldrini furiosa con il governo per il Dl migranti. È di oggi la notizia che l'esecutivo di Giorgia Meloni ha deciso di porre la questione di fiducia alla Camera, come riferito dal ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.

Domani alle 16 si terrà la discussione in Aula, poi ci sarà il voto di fiducia, ma il Partito democratico sta già facendo sentire la propria voce. Non poteva mancare Laura Boldrini, che ha ricordato la tragedia di Cutro per attaccare il governo, definito come "disumano".

Laura Boldrini e i toni pesantissimi

Un j'accuse in piena regola quello dell'ex presidente della Camera, che si avvicina quasi all'insulto. Citando il naufragio di Cutro, la Boldrini si è scagliata duramente contro il governo e il Dl migranti.

"Un insieme di misure affastellate tra loro che a tutto mirano tranne che a prevenire il ripetersi di tragedie come quella avvenuta il 26 febbraio 2023", ha sbottato la rappresentante dem durante il suo intervento alla Camera, come riportato dalle agenzie di stampa. "Il nome Cutro evoca innanzitutto il ricordo di quella strage in cui morirono più di cento persone, un terzo delle quali erano minori. Evoca poi lo spirito di solidarietà della popolazione che aiutò nei soccorsi e nell'accoglienza dei sopravvissuti", ha aggiunto, per poi passare all'assalto vero e proprio contro l'esecutivo. "Evoca infine il comportamento cinico e ipocrita di un Governo che non ha mai voluto chiarire fino in fondo le ragioni che portarono a quella tragedia, rispondendo alla semplice domanda: perché si mosse la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera?"

La Boldrini ha poi dichiarato che, dopo l'evento di Cutro, sarebbe dovuto arrivare un provvedimento volto a impedire altre tragedie di quel tipo, con misure finalizzate al salvataggio in mare e al rafforzamento delle vie legali per entrare in Italia. La rappresentante dem, in sostanza, ha chiesto un decreto flussi all'altezza delle richieste del mondo produttivo, ma non è rimasta contenta dalla riposta del governo.

"Effetti dannosi"

"In questo decreto legge c'è poi la misura più grave di tutte", ha poi aggiunto Boldrini, ossia "la mutilazione della 'protezione speciale' che provocherà effetti assolutamente dannosi: migliaia di persone che oggi hanno un permesso di soggiorno, che vivono e lavorano regolarmente, che pagano le tasse, diventeranno immediatamente irregolari, non avranno più la possibilità di contribuire allo sviluppo e alla vita sociale del nostro Paese, e verranno lasciati ai margini".

L'assenza di provvedimenti adeguati, ha proseguito l'ex presidente della Camera, porterà alla creazione di altri clandestini.

"È accaduto con la legge Bossi-Fini, con la cancellazione della protezione umanitaria voluta dall'allora ministro dell'Interno Salvini, accade ora con questo decreto", ha aggiunto Boldrini. "È l'ennesima dimostrazione del fatto che sul tema dell'immigrazione questo è il governo dell'improvvisazione, del caos e della disumanità", ha concluso.

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