I conti bancari non si spiano a caso

La curiosità è una molla negli uomini, ma qui parliamo di un comportamento reiterato, sistematico, di una media di una decina di accessi illeciti al giorno per un totale di circa 3500 nel giro di due anni

I conti bancari non si spiano a caso
00:00 00:00

Gentile Direttore Feltri,

resta un enigma il motivo per il quale il bancario pugliese ha compiuto queste incursioni nei conti di migliaia e migliaia di persone, tra cui personaggi dello spettacolo e soprattutto

politici. Quale può essere, a suo giudizio, la ragione di tale interessamento? Insomma, lei che idea si è fatto?

Claudio Fabbri

Caro Claudio,

escluderei che il bancario pugliese di Intesa San Paolo abbia adottato tale condotta, che per di più lo esponeva al rischio di essere scoperto e licenziato, cosa che di fatto è accaduta, nonché di essere incriminato, per pura curiosità, ovvero per soddisfare il mero gusto di sapere come questi famosi gestivano i loro denari e di quanti quattrini disponessero. Non era egli affetto da una sorta di sindrome della portinaia, che lo costringeva irresistibilmente a conoscere gli affari altrui. Né si sarebbe esposto, tenendo famiglia, come si usa dire, al pericolo di perdere ogni sicurezza. La curiosità è una molla negli uomini, ma qui parliamo di un comportamento reiterato, sistematico, di una media di una decina di accessi illeciti al giorno per un totale di circa 3500 nel giro di due anni. Attività, peraltro, che richiede impegno, tempo, tanto tempo. Lo spione ha agito - e questo è il mio sospetto, lecito e ragionevole - in quanto mosso da un altro tipo di interesse che non può essere che quello per cui tutti gli esseri umani agiscono, giungendo al punto di realizzare reati. Sospetto, insomma, che l'uomo abbia tratto un qualche vantaggio, o beneficio di una qualche natura, che suppongo materiale, da quest'opera quotidiana

e parallela alle sue mansioni presso l'istituto. A corroborare il mio pensiero contribuisce anche la circostanza, che andrebbe enfatizzata poiché rilevante, consistente nel fatto che i politici presi di mira, ossia le vittime di questo spionaggio bancario, sono tutti individui che lavorano all'interno delle istituzioni della nostra Repubblica nell'area di centrodestra. Nella lista degli spiati, insomma, non vi è un politico di sinistra ad esclusione del presidente di Regione Puglia Michele Emiliano. Lo vogliamo sottolineare ancora e ancora come è opportuno che sia? Questo elemento conferisce a questa vicenda una connotazione prettamente politica. Dietro l'impiegato potrebbe esserci un mandante, o un gruppo di mandanti, i quali miravano ad ottenere informazioni private relative alle tasche di politici, tra cui la stessa premier Giorgia Meloni, e magistrati. C'è da preoccuparsi? Allora, ti dirò, se fosse accaduto a me, non mi sarei allarmato in quanto, se una persona violasse la privacy del mio conto corrente, non potrei starci male, a starci male sarebbe lei, dato che morirebbe di sicuro di invidia. Tuttavia riconosco che essere indagati in tale maniera criminosa possa non soltanto dare fastidio a molti ma oltretutto, nel caso specifico, configurare un reato gravissimo ai

danni dello Stato, proprio perché i bersagli erano, e sono, in gran parte soggetti politici, soggetti politici che fanno parte della maggioranza che attualmente governa il Paese.

Ecco perché mi auguro che questi fatti vengano approfonditi nel migliore modo possibile, con rigore, serietà e intransigenza, e che si risalga agli eventuali cospiratori, a chi ha chiesto al bancario questo genere di servizio. In fondo, egli cosa diavolo se ne sarebbe fatto di queste informazioni? A qualcuno servivano, a qualcuno, o a qualcosa, erano utili. Che l'indagato parli. Dovrebbe sputare il rospo e trattare con la Procura, anche perché ormai è rovinato e gli conviene.

Sono certo che questa storia avrà presto

sviluppi. Si cominci con il visionare il conto del bancario, cosa che sarà già stata ampiamente fatta e ad analizzare il suo stile e il suo tenore di vita. Qualche cosa di sporco e di strano credo proprio che si troverà.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica