"Mia moglie inizia ad avere paura. Mi chiede chi me lo ha fatto fare a mettermi in questi casini. Dice che finirò appeso a testa in giù". La frase di Beppe Grillo, pronunciata nel suo comizio-show di Quartu Sant'Elena in Sardegna, rimanda al passato. E rievoca piazzale Loreto e scenari fascisti.
Sarà un caso, ma proprio i fascisti non hanno lesinato apprezzamenti nei confronti del comico genovese. Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, in un'intervista all'Espresso ha sostenuto di condividere alcuni messaggi politici di Grillo aprendo uno spiraglio per una eventuale (ma improbabile) alleanza con il Movimento 5 Stelle.
"Abbiamo avuto lo stesso professore, Giacinto Auriti, un autentico profeta che già dagli anni Novanta parlava di signoraggio", spiega Fiore, aggiungendo che Grillo "non si è mischiato con il potere e sullo ius sanguinis la pensiamo allo stesso modo. Non si può escludere un'alleanza". Ma oltre a Forza Nuova, anche Casapound si colloca sulla stessa linea: "Grillo ora è il catalizzatore di un dissenso e lo è anche in virtù di alcuni suoi messaggi politici che condividiamo, come il ritorno alla moneta nazionale".
Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound, sempre sull'Espresso, se da un lato sorride e insegue Grillo, dall'altro precisa ed evidenzia alcune divergenze con i grillini: "Ad oggi non ci sono contatti, ma non avverseremmo un'alleanza che rappresentasse una formula nuova, se il programma fosse in molte parti combaciante. La politica degli steccati non è più tollerata dalla gente. Semmai mi lasciano perplesso alcuni discorsi di suoi amministratori sulla gestione della città, in cui sembra che tutto sia impostato su percorsi di partecipazione popolare civica, ma non è affatto chiaro il loro piano di sviluppo".
Insomma, dopo che gli ultimi dati del barometro politico di giugno dell'Istituto Demopolis hanno consacrato il Movimento 5 stelle al secondo posto nel panorama nazionale con il 16%, Grillo comincia a raccogliere apprezzamenti e sostegno da tutte le parti. Anche dai fascisti. Bisognerà solo capire se la base del Movimento, aperta alla democrazia dal basso e alla partecipazione popolare, consideri questo velato sostegno come uno smacco o come un vessillo.
Intanto, il comico genovese continua a puntare in alto. Altro che secondo partito nazionale, "noi siamo il primo movimento di cittadini in Europa". Grillo ne è convinto. E lo ha ribadito durante il suo intervento di ieri sera a Quartucciu (Cagliari) a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle per le comunali del 10 e 11 giugno.
"Siamo un miracolo, un movimento fatto di persone oneste; in tanti si stanno iscrivendo, anche carabinieri e poliziotti.
I nostri candidati sono incensurati, non ci sono estremisti tra di noi", ha tuonato il leader del Movimento, aggiungendo che "ci temono perché stiamo crescendo in tutta Italia. Ci accusano, vogliono sapere cosa c’e dietro, ma ci vuole una mente contorta per non capire che noi vogliamo fare le cose gratuitamente, solo per bene degli altri, senza guadagnarci".
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