Ufficialmente hanno parlato della legge di stabilità. Certo è che l’incontro fra il segretario piddì Pier Luigi Bersani e il leader centrista Pier Ferdinando Casini, avvenuto in mattinata a Montecitorio, ha assunto un significato a dir poco particolare all’indomani del voto che ha portato Rosario Crocetta a Palazzo d’Orleans alla guida di una coalizione tra il Pd e l'Udc.
Gli inevitabili accenni al voto siciliano non sono mancati nella prima parte dell’incontro, compresa la situazione di ingovernabilità emersa dalle urne e l’apertura del neo-governatore a Gianfranco Miccichè. E se Bersani, a quanto si apprende, avrebbe ribadito la necessità di ampliare al centro la coalizione dei progressisti, Casini per il momento avrebbe nicchiato, pur ricordando come la Sicilia abbia sempre anticipato le scelte politiche nazionali. Parole che arrivano all’indomani dell’ennesima "reprimenda" del leader del Sel Nichi Vendola dalle colonne della Stampa sull’impossibilità per l’alleanza tra la sinistra radicale e l'ala centrista di diventare "il laboratorio dell’Italia futura". Una posizione che però, come ha dimostrato proprio il voto siciliano, rischia di ridurre all’impotenza la sinistra radicale. Resta il fatto che democrat e Udc cercano punti di convergenza sulle modifiche alla manovra. "Non è tempo di fare i choosy" sarebbe l’invito che Bersani avrebbe rivolto a Casini usando lo stesso aggettivo, diventato un tormentone sul web, che il ministro Elsa Fornero ha rivolto ai giovani in cerca di lavoro.
Secondo voci vicine al quartier generale dell'Udc, nel faccia a faccia di questa mattina Casini ha ribadito la propria contrarietà alla retroattività del sistema delle deduzioni e detrazioni, che viola "il patto fiscale". Da parte sua Bersani ha sottolineato gli effetti regressivi di un provvedimento che colpisce dieci milioni di persone con un reddito inferiore al minimo imponibile Irpef. Di mettere nero su bianco le convergenze, eventualmente attraverso la messa a punto di emendamenti comuni, si occuperanno il relatore democratico Paolo Baretta e Gianluigi Galletti, esperto economico dell’Udc, convocati nella seconda parte dell’incontro, dedicato alla legge di stabilità.
E sebbene non è escluso che nei prossimi giorni incontri simili Casini possa averli anche con Angelino Alfano, il mini-vertice tra Pd e Udc rende evidente l’avvicinamento in atto. Proprio nel giorno in cui il segretario del Pdl spera di tirare il partito fuori dall’angolo con primarie di partito allargate al campo ampio del centrodestra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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