Kyenge avvisa il Carroccio: "Cessino gli insulti e gli attacchi o non andrò a festa della Lega"

Il ministro per l'integrazione: "I continui e reiterati attacchi da parte di esponenti della Lega Nord li considero oramai intollerabili". Maroni: "Lo ius soli è sbagliatissimo"

Kyenge avvisa il Carroccio: "Cessino gli insulti e gli attacchi o non andrò a festa della Lega"

"I continui e reiterati attacchi da parte di esponenti della Lega Nord li considero oramai intollerabili". Il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, risponde a muso duro dopo le contestazioni da parte di esponenti del Carroccio. "Pur avendo idee diverse, le persone e le forze politiche si devono confrontare sulle idee e non attraverso insulti o pure e semplici sceneggiate come quella avvenuta ieri presso l’area consiliare del Comune di Cantù. La mia disponibilità al dialogo è sempre stata piena e convinta, non rifuggendo a nessun confronto, anche aspro, ma sempre nel pieno rispetto dell’altro. Con questo spirito ho accettato volentieri di confrontarmi con il governatore Zaia alla Festa della Lega Nord dell’Emilia Romagna a Milano Marittima il prossimo 3 agosto. Ma ritengo che io possa mantenere questo impegno solo se fin da subito il segretario nazionale della Lega Nord, Roberto Maroni, faccia appello ai suoi militanti, ai suoi dirigenti affinché cessino immediatamente questi continui attacchi alla mia persona, attacchi che oltre a ferire la sottoscritta, feriscono la coscienza civile
della maggioranza di questo Paese"
. Il tutto all'indomani dell'ultimo attacco leghista quando a Cantù dove i due consiglieri del Carroccio hanno abbandonato l'aula.

Nel frattempo, Andrea Draghi, il consigliere comunale della Lega Nord di Montagnana (Padova) che aveva pubblicato su Facebook una foto del ministro Cècile Kyenge con lo slogan "Dino, dammi un crodino" è indagato per diffamazione aggravata, ai sensi della legge Mancino.

Il leader della Lega, Roberto Maroni, non ha però accolto l'appello della Kyenge e, anzi, ha in parte rincarato la dose: "La Lega non fa mai questioni personali, noi combattiamo idee e proposte sbagliate: lo ius soli è una proposta sbagliatissima".

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