L'antidestra che non piace neanche a sinistra

Certificata l'incapacità strutturale della sinistra nel farsi vera opposizione della destra, è da un po' di tempo che assistiamo a una corrente, interna alla destra, che vuole farsi sinistra

L'antidestra che non piace neanche a sinistra
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Certificata l'incapacità strutturale della sinistra nel farsi vera opposizione della destra, è da un po' di tempo che assistiamo a una corrente, interna alla destra, che vuole farsi sinistra. Di solito con esiti infami.

Oggi il campo in cui la finta destra cerca di compiacere la vera sinistra vuoi per motivi propagandistici, vuoi per restyling moralistico è, guarda il caso, quello della violenza sulle donne, il patriarcato, i ruoli di genere Esempi. Il leader del partito più maschiocentrico della storia repubblicana che chiede scusa come «uomo». Il governatore del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, woke e cjarsons, che ieri, d'emblée, sterzando alla sinistra di Luca Zaia, ha stanziato 228 mila euro in lezioni di gender e corsi di rieducazione per combattere l'improvvisa ondata di cultura patriarcale. E Flavia Perina, la Galeazzo Musolesi di Stamptruppen colei che difende l'avamposto nunc et semper! - la quale ha tracciato il solco e un surreale parallelo tra la destra femminicida del Circeo e la destra postfascista di Vigonovo. Per non dire del fiero alleaten Alemanno...

Sono i destri dell'antidestra che per aggiudicarsi la benevolenza

della sinistra di lotta & di salotto prendono le distanze da se stessi, annacquano la propria identità e perdono elettori. Finendo, incautamente, con l'essere ancora più disprezzati da coloro che credevano di compiacere.

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