L'arte di indossare 50 sfumature di bianco

Tutti i colori del bianco, dell'emozione, della memoria e dell'amore sconfinato per questa magnifica città. Si può descrivere così l'indimenticabile spettacolo offerto da Toni ed Ermanno Scervino al Forte Belvedere di Firenze dove si è svolto «The White Reinnasence», per festeggiare il sessantesimo del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Finalmente uno dei cinque brand «Born in Florence» ha fatto lo sforzo (titanico) di preparare una collezione ad hoc per celebrare l'inizio del made in Italy con le celeberrime sfilate nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. «Abbiamo pensato di sfilare lì dove tutto è cominciato» dicono i due. Non ci sono parole per descrivere il panorama che i 350 ospiti (tra loro Kanye West, Asia Argento, Boy George e la first lady Agnese Renzi) hanno goduto dai giardini dove si è svolta la cena di gala. Formidabili le immagini proiettate sulle mura e sui bastioni della fortezza in modo che l'intera città potesse vedere una cascata d'acqua azzurra dai torrioni, una luna che sorge dalle pietre, la facciata che si frantuma sempre con Summertime come colonna sonora nelle diverse interpretazioni di Billy Holiday, Sarah Vaughan e Satchmo. Ma il cuore della serata è per la moda presentata su quattro tableau vivant per i venti look maschili e in una stanza tutta di specchi per le sei spettacolari creazioni couture da donna. Tra queste una poetica sottoveste da sera candida come la neve sotto a una giacca da smoking (sempre bianca) trasformata in soprabito lungo. Bellissimi anche i modelli maschili molto più street e rockettari pur essendo sempre giocati sul non colore per eccellenza con le sue mille sfumature di cipria, azzurro polvere, argento e beige safari. «Per noi la tinta di stagione è il blu aperto, un colore che si apre alla luce e a prospettive di eleganza» dicono invece da Paoloni, marchio d'azienda di un grande polo manifatturiero marchigiano specializzato nel bel vestire all'italiana. Tra le proposte vincenti la nuova linea cerimonia etichettata Paoloni Black Label con molti spettacolari smoking blu come voleva il duca di Windsor che trovava il colore «blacker than black», più nero del nero. Anche da Scuderi, storica azienda sartoriale romana, il blu aperto è dominante: per il raffinato blazer vacanziero in lana e lino da portare sui pantaloni bianchi oppure per lo spettacolare abito intero in lana e seta effetto cangiante. Diversa ma ugualmente speciale la ricerca cromatica di Tagliatore che parte da un bicchiere di Primitivo di Manduria e approda a tutti i rossi dei vini: dal rubino al bordeaux, dall'amarone al Brunello di Montalcino.

Isaia dedica la collezione ad Amalfi, traduce in chiave maschile e sartoriale le tinte incredibili delle case dei pescatori (glicine e corallo in testa), il turchese della Grotta Verde e tutte le sfumature del mare intorno alla costiera.

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