La riforma del lavoro è "bilanciata", rende il mercato del lavoro più efficiente e "più flessibile", a beneficio delle imprese, e meno "dualistico", riducendo il divario tra chi godeva di tutti i diritti e gli esclusi. Il presidente del Consiglio Mario Monti, alle prese durante il tour mediorientale con spinosi dossier internazionali, non rinuncia a difendere ancora una volta la sua riforma. E da Israele ribadisce il proprio sostegno alle imprese, dopo le tensioni con la leader della Confindustria di Emma Marcegaglia. Ad ogni modo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, ha ribadito che l'impianto della riforma del mercato del lavoro "deve restare quello che è", ma ha fatto sapere che il governo è disposto ad accettare buone modifiche in parlamento.
Il premier rivendica apertamente l'operato del governo e a chi, come il presidente israeliano Shimon Peres, gli fa i complimenti per l’enorme fiducia conquistata, risponde non senza un pizzico di orgoglio: considerato il calo dello spread e l’aumento della capacità di finanziamento del Tesoro, forse quei complimenti, osserva il Professore, "non sono del tutto infondati". Come dimostra anche l’opinione pubblica. A fronte delle "dure misure" adottate per "trascinare" l’Italia fuori dalla crisi, il consenso e sì calato, ma "molto gradualmente e in misura modesta". "Più lentamente rispetto ad altre entità", dice soddisfatto rimarcando che l’opinione pubblica sostiene il governo, gli italiani hanno capito e sono più "maturi". "Non essendo un politico e non volendo concorrere a elezioni non dovrei guardare ai sondaggi. Ma a volte capita che io lo faccia", spiega con una battuta davanti ad una platea di personalità israeliane invitate alla cena di gala offerta in suo onore da Peres. E rimarca anche un’altra conquista. Quella di aver "fatto parlare i partiti tra loro", nel segno di una "responsabilità nazionale" che pochi, all’interno ma anche all’estero, "accreditavano alla classe politica italiana".
Il Professore snocciola quindi i suoi risultati e parla delle riforme fatte dal suo governo come misure mai "adottate dai precedenti" governi.
E rammenta quella delle pensioni - che gli esperti dicono aver trasformato il sistema italiano in quello più solido in Ue, rimarca - il "grande" pacchetto delle liberalizzazioni, la lotta all’evasione. Solo per citarne alcune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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