Lavoro, spot dell'Ue per Renzi Forza Italia smonta il "Jobs act"

Il segretario del Pd lancia le sue proposte e incassa il plauso dell'Europa a tempo di record Ma Brunetta lo boccia: "Testo da furbetti, dilettanti allo sbaraglio". Gelo pure da Lega e Ncd

Lavoro, spot dell'Ue per Renzi Forza Italia smonta il "Jobs act"

Roma - «Il #jobsact è bozza. Sarà definita il 16 gennaio, dopodiché diverrà documento tecnico. Gradite idee, critiche, commenti. Email matteo@matteorenzi.it». Non sta nella pelle il segretario del Pd che usa il copyright di Obama, incassa il plauso in tempi record dalla Ue e approfitta dell'autorevole assist per rincarare la dose: ditemi su Twitter che miglioro! Per l'Ue, evidentemente, basta la bozza.
Detto questo, le linee guida sembrano tratteggiate. Come quella dell'assegno universale per chi perde il posto, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto. Ma con l'obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro. Classica materia per il Tar del Lazio. E poi Irap giù del 10% per le aziende, pagamenti elettronici, più web e niente più iscrizione alle Camere di Commercio. Soddisfatto il commissario Andor: «Il programma va nella direzione auspicata dall'Unione Europea». Andor pone tra le questioni che incidono di più sulla situazione italiana «l'eccessiva segmentazione del mercato del lavoro e il gap generazionale tra i disoccupati».
In Italia, invece, si è nel pieno del dibattito. «La proposta di Renzi sulla natura dei contratti non è nuova ma andrebbe dettagliata meglio» commenta il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. Meno conciliante Forza Italia. Sospettosa Daniela Santanché: «Il Jobs Act? Un disordinato elenco della spesa. Se Renzi vuole davvero aprire un dibattito che porti a riforme concrete dovrà smetterla con gli slogan». Sprezzante Renato Brunetta: «Un testo scritto da dilettanti allo sbaraglio, un po' furbetti, un po' opportunisti, sicuramente pasticcioni che a un certo punto si sono dovuti fermare perché non riuscivano ad andare avanti. Un testo di una pochezza tecnica, culturale, politica e scientifica spaventose». Esempi? «Il sussidio universale significa più contributi, più costi per le aziende; la “Legge sulla rappresentatività sindacale” mette nelle mani della magistratura la certezza degli accordi sindacali; la sostituzione dei contratti flessibili con quelli unici a tempo indeterminato, senza toccare l'articolo 18, produce effetti peggiori delle già pessime riforme Fornero».

Diffidente anche il vicepremier Alfano di Ncd: «Job act? The same old soup, la stessa zuppa di sempre, abbiamo detto in inglese quello che la Cgil da decenni dice in italiano sul contratto unico». E diffidente anche la Lega: «Una proposta non diventa seria solo perché usa l'inglese, servono i contenuti che, come al solito, nel caso di Renzi sono inconsistenti» ironizza Fedriga.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica