Lavoro, Squinzi all'attacco: "La riforma? È una boiata"

La Fornero accelera coi partiti perché la riforma del lavoro venga approvata entro fine mese. Squinzi critico. E la Fornero: "Si ricrederà"

Lavoro, Squinzi all'attacco: "La riforma? È una boiata"

Elsa Fornero incontra i capigruppo della maggioranza per fare il punto sulla riforma del mercato del lavoro. A una settimana dallo scontro coi vertici dell'Inps sul numero degli esodati, il ministro del Welfare cerca a Montecitorio un accordo con le forze politiche aprendo a eventuali modifiche. L'intento è quello di arrivare al vertice Ue con un testo già approvato da sottoporre a Bruxelles. Intanto dagli industriali arriva, però, una sonora bocciatura. "La riforma del lavoro è una vera boiata - ha scandito il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi - ma non possiamo che prendercela così".

Da una parte i partiti della maggioranza aprono alla richiesta del presidente del Consiglio Mario Monti di approvare il ddl lavoro prima del vertice europeo che si terrà tra il 27 e il 28 giugno. Dall'altra la Fornero ha detto chiaramente che da parte delle stesso governo Monti non c'è alcun dogmatismo sull'impianto della riforma del lavoro: "Bisogna essere disposti a monitorarla, a vedere se gli effetti si discostano dagli obiettivi posti e se così dovesse succedere bisogna avere la disponibilità eventualmente a cambiare qualcosa". Secondo il ministro del Welfare, la riforma resta comunque "un buon equilibrio tra esigenze spesso contrapposte delle parti", anche se non viene esclusa la possibilità di apportare nuove modifiche. Purché si faccia presto. Tuttavia i partiti di maggioranza sono scettici. "La più rosea delle previsioni è che la crescita ci sarà, ma sarà soltanto quella del numero di disoccupati, che aumenterà significativamente", hanno avvertito gli esponenti del Pdl, Michele Scandroglio e Paola Pelino, avvertendo che senza modifiche la riforma manderà in fumo 500mila posti di lavoro.

Mentre la Fornero cerca di trovare la quadra in parlamento, le parti sociali tornano a farsi sentire con pesanti contestazioni. La riforma del lavoro sembra scontentare tutti quanti: tanto i sindacati quanto gli industriali. Proprio Squinzi, dopo aver incontrato il presidente del Senato Renato Schifani, ha fatto notare che sul fronte della crisi economica c’è "una situazione di grande preoccupazione" che si colloca "in un quadro politico sconcertante".

Più in generale il leader della Confindustria ha detto senza mezzi termini che "la riforma è una vera boiata, ma non possiamo che prendercela così: dobbiamo presentarci il 28 giugno" al Consiglio europeo "con una riforma approvata". "Sono sicura che si ricrederà", ha replicato secca la Fornero.

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