"Siamo in uno stato di diritto e non ci sono persecuzioni". Le parole di Enrico Letta sono una risposta diretta al videomessaggio di Silvio Berlusconi, mandato in onda ieri. Il presidente del Consiglio accusa il Cavaliere di avere attaccato le toghe. "L'autonomia della magistratura la vogliamo rispettare", dice, aggiungendo: "Confermo un rispetto pieno e totale".
Per il premier sarebbe "paradossale" che il messaggio che in Italia "lo stato di diritto non funziona" passasse "nel momento in cui presentiamo un piano per l'attrazione degli investimenti". Un'opinione condivisa anche dal Csm, che ha chiesto "rispetto per le sentenze".
Letta risponde anche ai dubbi sull'attuale situazione politica. Per il presidente del Consiglio il governo "non è un punchingball" e deve lavorare "in modo molto concreto", anche mentre "tutti se la danno di santa ragione".
Letta assicura: "Giocheremo d'attacco". Poi con una battuta: "Mi sono ricordato da bambino quando guardavo
538em;">Carosello: c’era uno spot che si concludeva così ’non ci ho scritto Joe condor’. Ecco, io non c’ho scritto Jo Condor, al momento opportuno lo dimostrerò e giocheremo all’attacco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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