È bastato che Silvio Berlusconi annunciasse l'addio alla maggioranza per mettere in allerta l'Unione europea. Il Cavaliere ha interrotto l'intervento al gruppo di Forza Italia a Montecitorio per rispondere a una telefonata dal presidente della commissione Ue, Josè Manuel Barroso.
Dopo aver scritto la legge di Stabilità, il premier Enrico Letta e il ministro all'Economia Fabrizio Saccomanni hanno fatto la spola da Roma a Bruxelles per concordare con gli euroburocrati le misure da approvare in parlamento. In questo tour de force non sono poi mancati i contatti con la cancelliera tedesca Angela Merkel che, fresca di rielezione, ha dato il via libera alla manovra. Tutto a posto, insomma. Ma a rompere le uova nel paniere ci pensa Berlusconi che ha alzato le barricate. Forza Italia non darà il proprio voto a una misura fortemente recessiva e zeppa di nuove tasse nascoste. Così è bastato che il Cavaliere annunciasse il passaggio di Forza Italia dalla maggioranza all'opposizione per far intervenire i notabili della Ue. Barroso in persona ha alzato il telefono per chiamare l'ex premier e provare a convincerlo a dare il proprio appoggio al governo Letta.
"Lo ha cercato Barroso al telefono", ha raccontato il deputato forzista Antonio Martino spiegando che la riunione è stata momentaneamente interrotta per permettere al Cavaliere di parlare al telefono con il presidente della commissione Ue. Il contenuto della chiacchierata non è stato reso noto ufficialmente, ma stando al resoconto fatto da parlamentari ben informati Barroso avrebbe chiesto a Berlusconi di non togliere l'appoggio a Letta.
"Evidentemente - ha continuato Martino - vuole convincerlo a sostenere la legge di Stabilità". Barroso ha, infatti, a cuore che la manovra, scritta a più mani tra Roma, Berlino e Bruxelles, venga approvata senza modifiche. Non importa, poi, se la legge metterà in ginocchio gli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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