Rod Sterling lo aveva già capito negli anni Cinquanta: «Esiste una regione tra la luce e l'oscurità, tra la scienza e la superstizione, tra l'oscuro baratro dell'ignoto e le vette luminose del sapere. É la dimensione dell'immaginazione. É una regione che potrebbe trovarsi... ai Confini della realtà». L'ultima puntata del serial più inquietante d'America è andato in scena sulle strade del Missouri. Aaron Smith, un ragazzotto di 26 anni, domenica scorsa e di prima mattina, ha schiantato il suo pickup Chevrolet contro la Mercedes di Kathie Lentz, 19 anni, un frontale a tutta velocità che ha inscatolato la ragazzina nell'abitacolo, piegato su un fianco. Al Blessing Hospital, dove è stata ricoverata, si sono messi le mani nei capelli: aveva fratture multiple, le gambe maciullate e gravi lesioni interne. L'hanno operata e dovranno operarla ancora, ma ce la farà. Niente di strano, sono cose che succedono in tutte le strade del mondo e poi chi se frega di una notizia di una settimana fa con un paio di feriti e basta? Quello che ha spedito l'incidente ai confini della realtà, prima che, come insegna Il tredicesimo apostolo, tutto prenda una spiegazione logica, è un prete. Misterioso come Padre Damien dell'Esorcista e invisibile come Seth l'angelo immortale vestito di nero di City of Angels. Raymond Reed, il capo dei pompieri, e Richard Adair, il vice sceriffo della contea gli hanno parlato. Come facesse ad essere lì non si sa visto che l'autostrada era bloccata per tre miglia e a parte i mezzi di pronto intervento nessuno poteva oltrepassare i posti di blocco: «Ci ha chiesto di pregare con la ragazza e di ungerla con l'olio santo. Gli abbiamo risposto che poteva essere controproducente: avevamo bisogno di una ragazza decisa a combattere non rassegnata ad arrendersi». Lasciatemi fare, ha risposto, e nessuno ha più detto niente. Lo hanno visto tutti, soprattutto i soccorritori che dopo un'ora hanno liberato Katie e consegnata all'elisoccorso, ma nessuno lo ha visto andare via. Hanno scattato 80 foto sul luogo dell'incidente e lui non c'è in nessuna.
Alla diocesi di Jefferson City non risulta che uno dei loro preti fosse sul posto e comunque spiega il Diacono Dan Joyce, «tuteleremo la sua privacy». Piace l'idea che sia un angelo. Come diceva Conan Doyle: «Una volta eliminato l'impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev'essere la verità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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