Il caso del centro sociale Askatasuna rischia di finire (di nuovo) in procura. Nell'ultimo anno la struttura occupata in corso Regina 47 a Torino è finita al centro delle cronache per i tentativi del Comune di legittimare l'occupazione dello stabile, nonostante le continue irregolarità e violenze perpetrate dai suoi frequentatori. Negli ultimi giorni a far sobbalzare le opposizioni nel Comune di Torino è stato un servizio mandato in onda sulla Rai in cui si mostra, evidentemente, il centro sociale ancora occupato, con le luci accese, nonostante lo scorso anno dal Comune avessero garantito che fosse stato sgomberato.
"Le immagini delle luci accese al terzo piano di Askatasuna sono una vergogna per la città che merita di essere portata in Procura. Non possiamo credere che gli uffici tecnici del Comune di Torino, riconosciuti per la loro professionalità, possano continuare ad assecondare il piano politico del sindaco Lo Russo, contravvenendo alle regole del Patto stesso ed ai verbali sottoscritti dai dirigenti comunali. Il Patto di Collaborazione su Askatasuna va interrotto e le chiavi consegnate al signor Zamburru devono essere riconsegnate immediatamente", hanno dichiarato il vicecapogruppo di Fdi in Comune di Torino Enzo Liardo e il consigliere comunale Fdi Ferrante De Benedictis.
Dopo un sopralluogo effettuato nell'edificio il 15 febbraio 2024 è stato messo a verbale "che lo stesso si presenta libero da persone. Si procede immediatamente alla sostituzione delle serrature". Il sopralluogo venne svolto nell'ambito del progetto di inserimento del palazzo all'interno dei "beni comuni" del Comune di Torino, una sorta di regolarizzazione che a fronte degli interventi di risanamento e messa in sicurezza avrebbe nuovamente consegnato la struttura in modo "legittimo" al centro sociale, a patto che questo fosse stato sgomberato. Ma benché nel verbale sia stato messo nero su bianco che la struttura era vuota e che si era proceduto all'immediata sostituzione delle serrature, gli occupanti non sono mai andati via.
Oppure sono andati via e qualcuno li ha fatti rientrare? Hanno compiuto un reato di effrazione o gli è stato agevolato l'ingresso? Domande che dovrebbero essere rivolte al Comune di Torino, alla giunta e al sindaco Stefano Lo Russo, per capire quale sia la posizione dell'amministrazione nei confronti del centro sociale. Nell'ultimo anno, per altro, Askatasuna si è reso responsabile di nuove azioni violente, sia in Val di Susa che a Torino e in altre città.
Il sindaco ha condannato le violenze dei collettivi ma nei fatti Askatasuna continua a occupare un immobile pubblico. "Dopo decenni di violenze operate dagli antagonisti che occupano, ancora, quell’immobile pubblico, saranno forse i giudici ad accendere un faro", è la chiosa di Liardo e De Benedictis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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