Manovra, Meloni: "Proseguiamo con il sostegno alla natalità"

Il primo ministro indica le misure previste nella legge di bilancio: "Continuiamo a mantenere gli impegni che abbiamo preso con gli italiani"

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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Dalle parole ai fatti, questo il mantra del governo guidato da Giorgia Meloni. All’interno della manovra finanziaria sono contenute importanti misure per la natalità, una delle priorità del centrodestra. È stato lo stesso primo ministro a rivendicarlo in un post pubblicato sui social network: “Con la Legge di bilancio 2025, proseguiamo sulla strada del sostegno alla natalità. Dopo aver aumentato del 50% l'assegno unico per il primo anno di vita del neonato, introduciamo un bonus di mille euro destinato ai nati nel 2025. Una dote complessiva che, per i nuclei familiari con Isee più bassa, raggiunge i 5.540 euro nell'arco del primo anno e che sale fino a 7.000 euro dal terzo figlio in poi”.

“Continuiamo a mantenere gli impegni che abbiamo preso con gli italiani” la sottolineatura della Meloni, ribadendo la volontà del suo governo di mantenere gli impegni presi con gli italiani. Il dossier natalità è centrale nell’azione dell’esecutivo, considerando anche i numeri attuali: secondo quanto confermato dall’Istat, nei primi sette mesi del 2024 sono stati annotati 4.600 nuovi nati in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 e ben 200 mila nascite in meno rispetto al 2008. Dati preoccupanti, che hanno spinto premier e ministri a intervenire con decisione.

Oltre all’assegno universale – che copre le prime 15 mensilità dalla nascita o adozione del bambino, inclusi i tre mesi precedenti al parto – è previsto un bonus una tantum di 1.000 euro per le nuove nascite nel 2025. I numeri dimostrano l’efficacia dell’intervento: per le famiglie con un Isee basso – inferiore a 17 mila euro – è previsto un contributo fino a 5.500 euro nel primo anno di vita del bambino, cifra che potrà superare i 7 mila euro nei casi di nuclei familiari più numerosi.

Provvedimenti importanti che hanno l'obiettivo di invertire il trend negativo, che vede l'Italia ormai stabilmente tra le nazioni europee con il più basso tasso di natalità. Un intervento a più livelli, mirato, accolto con soddisfazione dai partiti di maggioranza.

Così la senatrice di Fratelli d'Italia, Lavinia Mennuni: "La crisi demografica non è un destino ineluttabile. Si può arginare attraverso una svolta culturale e politiche strutturali in favore della famiglia e della natalità. Ed è su questi fronti che si muove il governo Meloni".

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