Marina Berlusconi sul caso Giambruno: "Retroscena inventati, stimo molto Meloni"

La presidente di Fininvest e Mondadori etichetta come "inventati" tutti gli articoli e le ricostruzioni che davano per certi i malumori presenti tra la famiglia Berlusconi e il presidente del Consiglio dopo il caso Giambruno: "La apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni"

Marina Berlusconi sul caso Giambruno: "Retroscena inventati, stimo molto Meloni"
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"Retroscena inventati di sana pianta". Marina Berlusconi smentisce categoricamente tutte le voci che sono uscite in questi ultimi giorni riguardati tensioni tra la stessa presidente di Fininvest e Mondadori con Giorgia Meloni. Lo fa in una conversazione con Bruno Vespa nel libro in uscita per Mondadori/Rai Libri a inizio novembre, intitolato "Il rancore e la Speranza". "In questi giorni ho letto e sentito di tutto: retroscena inventati di sana pianta, ricostruzioni totalmente prive di senso logico e spesso anche contraddittorie. La verità è una sola: stimo molto Giorgia Meloni. La trovo capace, coerente, concreta", afferma Marina Berlusconi. Vespa le aveva chiesto un suo personale giudizio sul presidente del Consiglio e il suo governo, anche a proposito delle tensioni di cui si era scritto in questi giorni tra la sua famiglia e il presidente del Consiglio a proposito della vicenda di Andrea Giambruno dopo i fuorionda di Striscia la Notizia. La primogenita del Cavaliere è stata molto chiara da questo punto di vista: "La apprezzo sul piano politico e la apprezzo molto anche come donna, ancor più in questi giorni".

Il giudizio di Marina Berlusconi sul governo Meloni

"Quando mio padre è scomparso ho sentito la sua vicinanza alla nostra famiglia e di questo le sono grata - prosegue Marina Berlusconi -. Per quanto riguarda il governo ho condiviso varie scelte di Palazzo Chigi, a cominciare dalla grande attenzione verso la politica estera in nome di sani e sacrosanti principi atlantisti ed europeisti". "Viviamo - sottolinea - una fase drammatica, nella quale è la nostra stessa identità, liberale e democratica, a trovarsi sotto attacco. L'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina e i massacri in Medio Oriente ne sono la dimostrazione più evidente e più atroce". Per quanto riguarda la politica economica, poi, "apprezzo la cautela e il senso di responsabilità con cui questo esecutivo sta gestendo i conti pubblici. Indubbiamente - dice ancora Berlusconi - ci sono state anche alcune mosse che mi sono piaciute di meno, e non lo ho nascosto. Ma va sempre considerato - sottolinea nuovamente - che il governo si è ritrovato a dover fronteggiare una situazione macroeconomica complicatissima, tra guerra e inflazione, oltre a dover rimediare ad alcune eredità del passato davvero indigeste. Penso in particolare ai vari bonus edilizi: facendo i calcoli, pesano sul nostro Paese per una cifra vicina all'importo dell'intero Pnrr".

La coerenza della presidente di Fininvest

Il parere di Marina Berlusconi ricalca alla perfezione quello che aveva espresso poche settimane fa durante un'assemblea di Confindustria. La figlia del fondatore di Forza Italia aveva reputato in maniera assolutamente positiva tutto il lavoro fin qui svolto dall'esecutivo, definito come un "approccio responsabile" sia da parte di Giorgia Meloni sia da parte dell'intero governo. Aveva confermato di apprezzare anche "la gestione dei conti pubblici e della politica estera. Sono passati solo dodici mesi, restano ancora quattro anni. La legislatura è ancora lunga ed ha tante sfide e problemi da affrontare". Da imprenditrice, aveva proseguito, "do grande valore alla stabilità, sono contenta che il Paese abbia un governo espressione della volontà popolare, non accadeva da 12 anni e vi ricordate chi era allora il premier".

La presa di posizione odierna - se possibile - assume un significato ancora più importante dopo che la fine della relazione tra la leader di Fratelli d'Italia e l'ex conduttore di "Diario del giorno" su Rete4 aveva scatenato clamorose ricostruzioni riguardanti una sorta di battaglia dietro le quinte tra due dei partiti che compongono l'esecutivo uscito nettamente trionfatore alle urne il 25 settembre 2022.

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