Migranti, reddito e Pnrr: dalla Schlein soltanto slogan (contro il governo)

La segretaria del Partito Democratico presenta le proprie proposte alternative al governo Meloni, ma alla fine le sue si dimostrano solo parole vuote

Migranti, reddito e Pnrr: dalla Schlein soltanto slogan (contro il governo)

Per la prima volta da quando è diventata segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein indice una conferenza stampa per esporre l'alternativa politica da costruire e "organizzare, nelle istituzioni e fuori dalle istituzioni, il lavoro di opposizione al governo delle destre". L'impegno originario dell'ex parlamentare europea avrebbe dovuto essere quello di sciogliere alcuni nodi interni in cui lei stessa si è attorcigliata nell'ultimo mese e mezzo con (numerose) contraddizioni: dal termovalorizzatore di Roma ai diritti civili, passando per le armi all'Ucraina.

L'ossessione del fascimo della Schlein

Anzi, il suo primo pensiero è stato quello di annunciare lo svolgimento della sua prima segreteria a Riano, come omaggio alla memoria di Giacomo Matteotti. Non solo, ma l'antifascimo militante - ancora più in auge a pochissimi giorni dalla Festa della Liberazione - fa sì che la Schlein dichiari inoltre: "Abbiamo avviato l'iter di approvazione di un ddl sulla memoria di Matteotti che vede la prima firma di Liliana Segre e di cui sarà relatore il nostro relatore Verducci". Il prossimo 25 aprile la deputata sarà poi presente a Milano, dove evidentemente andrà in scena una sorta di 'replica' della manifestazione in cui partecipò - insieme a Giuseppe Conte - a Firenze, quando a inizio marzo era stato organizzato un corteo antifascista che ben poco aveva a che fare con il calendario della Liberazione.

Le solite parole vuote

Reduce dalla cena (radical)chic organizzata da Claudio Baglioni - in compagnia dell'ex ministro Dario Franceschini e di una folta schiera di artisti di sinistra - la leader dem ha evitato accuratamente di presentare tematiche divisive tra le opposizioni, sfruttando invece lo scenario del Nazareno per attaccare il governo sui cavalli di battaglia del Partito democratico: il Pnrr, la sanità pubblica, il reddito di cittadinanza, la protezione umanitaria. Sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza la segretaria del Partito Democratico denuncia "ritardi preoccupanti". "Il Pnrr è una sfida che riguarda il Paese e non possiamo rischiare, con i ritardi che si stanno accumulando, di non ricevere le risorse fondamentali per il rilancio del nostro Paese". Ed è per questo che "vigileremo soprattutto su quella parte che destina il 40% di questi investimenti al sud e sulle cose che riguardano l'occupazione femminile e la riduzione dei divari di genere e generazionali". Non mancano slogan anche sul reddito di cittadinanza e la fantomatica guerra ai poveri del governo, perché "non si può fare a meno di uno strumento di sostegno" e quello che si profila è uno "spezzatino del Redito di cittadinanza".

Il refrain sull'immigrazione

Il capitolo sui migranti e l'abolizione della protezione umanitaria è poi un grande classico della Schlein. "Continueremo a batterci contro l'abolizione della protezione speciale – assicura Schlein -.Spero che Meloni si sia accorta di aver detto una bugia. Perché la protezione esiste in diciotto Paesi e l'Italia non è l'unico. Continueremo a spingere sull'accoglienza diffusa. Anche in sede europea la destra pone le domande in modo sbagliato e contraddittorio. Mentre si discutono pacchetti al Parlamento europeo, pare che i gruppi dei conservatori e quelli di Salvini stiano mettendo in discussione quei pur timidissimi sostegni all'Italia".

La furbata sul termovalorizzatore

Ecco poi arrivare il tema spinoso del termovalorizzarore. Schlein fa la Ponzio Pilato, affermando: "Il termovalorizzatore è una scelta che era stata presa dall'amministrazione di Roma che ha già approvato il piano rifiuti e questo è successo ben prima del congresso e di questa segreteria e non era oggetto del nostro programma alle primarie".

Elly se ne lava quindi le mani, ma non chiude totalmente al dialogo Movimento 5 Stelle e con i dissidenti interni al Pd: "Mi impegno a favore del confronto tra di noi e con gli amministratori". Insomma: dopo quasi due mesi dal suo trionfo alle primarie, la vacuità delle parole di Elly Schlein rimane a dir poco impressionante.

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