Monza, undici candidati in campo guardano ai ballottaggi

Undici candidati in corsa al Comune di Monza. Tutti guardano già al ballottaggio. Il sindaco uscente, Marco Mariani, assicura: "L'alleanza con il Pdl è naturale"

Monza, undici candidati in campo guardano ai ballottaggi

Il Pgt con la questione Cascinazza, "bene comune da proteggere", i lavori di viale Lombardia "necessari e finiti entro un anno", "mal organizzati, paralizzano Monza", e la Villa Reale "su cui la Regione potrebbe sprecarsi di più" o "su cui limitare l’ingordigia dei privati". Sono questi i punti cruciali della campagna elettorale monzese che, in un teatro Manzoni stracolmo di cittadini, hanno tenuto banco per oltre un'ora tra le undici voci dei candidati sindaci spesso però divise divise in soli due cori.

Dopo applausi a singhiozzo e non troppo calorosi, a parte per qualche ovvia promessa su traffico, parcheggi in centro e "più spazio ai cittadini", il culmine della serata è stato raggiunto con la domanda, che tra l’altro con una rosa di candidati ampia quanto una squadra di calcio, tutti i cittadini si pongono: "E per il ballottaggio?". All’attuale sindaco leghista Marco Mariani, eletto con una maggioranza Pdl-Lega, che ritiene "naturale l’alleanza con il Pdl, non vedo alcun ostacolo dato che non si è fatta subito solo per ragioni nazionali legate al governo Monti", arriva una fredda risposta del candidato Pdl sindaco Andrea Mandelli: "Lascio decidere ai cittadini, da monzese appoggerò la persona che vuole più bene a Monza". I restanti candidati "valuteranno" o "lasceranno libertà di scelta".

Il secondo stridore tra il Pdl e il Carroccio, i cui candidati per il momento sembrano essere i favoriti insieme a Roberto Scanagatti, vincitore delle primarie del centrosinistra e "portatore del vento arancione", è stato sui discussi lavori di viale Lombardia su cui gli scorsi giorni sono emerse notizie che hanno messo in allarme i cittadini e i comitati. Mentre il leghista Mariani ha snocciolato numeri promettendo "fine lavori entro un anno", e Scanagatti di "fare chiarezza in una situazione fuori controllo", Mandelli pur rappresentante di quel Pdl che assieme Mariani ha gestito il cantiere, si è chiamato fuori "non sono abbastanza informato. Queste cose le sanno l’attuale sindaco e i suoi".

Terminato a mezzanotte il confronto diretto tra i candidati, quello indiretto tramite gazebo, comizi, incontri e volantini proseguirà ancora una settimana e venerdì sono attesi ma ancora non confermati alcuni leader nazionali per "una chiusura con il botto".

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