Napolitano frena Boldrini: "Basta attaccare la polizia"

Dopo gli interventi del presidente della Camera e i disordini dell'Olimpico si muove il Colle. Pansa: "Tolleranza zero su chi sfila mascherato e armato"

Napolitano frena Boldrini: "Basta attaccare la polizia"

Roma - Stop ai professionisti del disordine. Basta con i vigliacchi che celano il volto con caschi e fazzoletti prima di insinuarsi nei cortei e negli stadi per dare la caccia alle forze dell'ordine. Tolleranza zero è la parola d'ordine del presidente Giorgio Napolitano e del capo della Polizia, Alessandro Pansa, che finalmente sono scesi in campo per difendere il Corpo, preso a «schiaffi» in questi giorni da tutte le parti. Il Colle pare rispondere a distanza anche al Presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva chiesto di togliere il segreto ai procedimenti disciplinari interni alle forze dell'ordine. «Guai ad alimentare, e c'è chi tende a farlo, un clima di diffidenza nei confronti delle forze di polizia e specificamente della Polizia di Stato, specie viste nel momento del loro impiego in servizio di ordine pubblico», è il monito di Napolitano. «Sapremo reagire, lo faccio io stesso in questo momento a polemiche indiscriminate nei vostri confronti - ha aggiunto incontrando Pansa al Quirinale -. Alimentare questa diffidenza, se non avversione, è veramente un danno molto grave che si reca alla vita democratica del Paese e al nostro edificio istituzionale, ed è dovere del governo, delle istituzioni, delle forze politiche, dell'informazione scritta e televisiva reagire a questi atteggiamenti che comunque serpeggiano». Poi ha chiesto rispetto per il lavoro e i sacrifici compiuti dai poliziotti.

Pansa, invece, ha annunciato un regolamento con valore normativo per tutelare sia chi manifesta sia gli uomini impegnati in servizi di ordine pubblico. «Non dovrebbe più essere tollerabile che a manifestazioni autorizzate debbano prendere parte impunemente persone mascherate e armate - ha dichiarato il Capo della Polizia -. Questo comportamento andrebbe adeguatamente sanzionato, anche se non spetta a noi una tale decisione, che posso solo auspicare. Situazioni come quelle della finale di Coppa Italia non dovranno più ripetersi». Anche Silvio Berlusconi è intervenuto sulla vicenda, spiegando che «bisogna distinguere i violenti dai veri tifosi». Migliorano intanto le condizioni di Ciro Esposito, mentre per Gennaro Fioretti si prospetta un delicato intervento chirurgico, perché rischia la funzionalità delle braccia. Ieri il gip di Roma ha ribadito che a sparare è stato Daniele De Santis e che Ciro Esposito era accanto ad Alfonso Esposito quando quest'ultimo inseguiva l'ex tifoso giallorosso «per regolare i conti». Ieri gli inquirenti hanno fatto anche un sopralluogo, alla presenza di testimoni, in viale Tor di Quinto per ricostruire la dinamica dei fatti e sono convinti che almeno quattro persone, con il casco in testa, erano con De Santis quando sono stati lanciati i petardi contro un bus di tifosi del Napoli, in transito verso lo stadio.

Il gruppo, poi, si è dileguato in direzione diversa a quella di De Santis che, raggiunto dai napoletani, ha fatto fuoco. Intanto in vista di possibili disordini il prefetto Giuseppe Pecoraro ha spostato Roma-Juventus a domenica pomeriggio.

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